Notre-Dame, resta solo l'essenziale

In seguito all'incendio della cattedrale di Notre-Dame sono rimasti in piedi solo l'altare e la croce. Un monito all'inizio della settimana santa

Notre-Dame, resta solo l'essenziale

Fede fatta pietra. Era questo - e lo è ancora oggi - Notre-Dame, nonostante le fiamme che hanno avvolto il tetto e la guglia della cattedrale. Della cuspide - quasi due mani in preghiera rivolte verso il cielo - non è rimasto nulla. Solo cenere e tizzoni ardenti. L'antico splendore di Notre-Dame è svanito.

Per trovare qualcosa di vivo, di intatto, bisogna abbandonare il tetto, entrare in chiesa e attraversare la navata centrale. Ci si trova davanti all'altare alle cui spalle si erge un'immensa croce. Stat crux dum volvitur orbis. La croce resta salda mentre il mondo gira. Un monito. Sembra questo il messaggio che viene da Notre-Dame proprio all'inizio della Settimana santa. Proprio qui, infatti, sono conservate tutte le reliquie della Passione, tra cui la corona di spine che contornò il capo di Cristo e un pezzo della Santa Croce.

Ieri tutto il mondo si è fermato. I turisti hanno sostato davanti alla cattedrale, commovendosi per essa. Le tv hanno messo da parte le polemiche e il gossip per puntare le telecamere su quella vecchia chiesa in fiamme. Tutti hanno patito per essa. Anche chi non crede. Le fiamme non hanno avvolto soltanto un edificio, ma la storia e la cultura di un popolo.

Per un'altra Notre-Dame - quella di Chartres - Charles Peguy scrisse: "Ecco il luogo del mondo dove tutto diviene facile".

E ancora: "Non abbiamo più altari se non i vostri. Non sappiamo nient’altro che una preghiera semplice". Ed è proprio quello che è successo ieri, quando il mondo si è fermato. Ciascuno di noi, di fronte alla cattedrale in fiamme, ha pregato. Una preghiera semplice.

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