Questa volta nel mirino di Israele c'erano tre cannoni d'artiglieria siriani, colpiti in risposta a colpi vaganti che erano caduti sulle alture del Golan. Tel Aviv è tornata a colpire l'esercito di Damasco e se pure l'esercito ha ammesso che quei razzi non erano un attacco, ma un effetto secondario non voluto della guerra in atto, nondimeno ha detto che una risposta era necessaria.
I razzi finiti in territorio israeliano sono tutti caduti in aree aperte, senza danni per uomini o cose.
Ma già giovedì l'Idf, l'esercito di Israele, aveva attaccato ancora sul Golan e lunedì a finire nel mirino erano stati altri obiettivi e nello specifico "una batteria della difesa aerea nel sito di Ramadan, 50 chilometri a est di Damasco".Israele aveva giustificato i fatti come una risposta "al lancio di un missile terra-aria di tipo SA-5 contro un aereo dell'aviazione che effettuava stamani una normale ricognizione nello spazio aereo libanese".
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