Un nuovo gruppo islamista si sta affermando nel nord del Burkina Faso. Il Paese africano ha già conosciuto degli episodi di jihadismo, come l'attentato a Ouagadougou di un anno fa quando persero la vita quasi 30 persone, ma nelle ultime ore il timore è che si stia sviluppando una formazione autoctona, nuova nel panorama dell'integralismo islamico, radicale e che dalle predicazioni in breve tempo è già passata alla violenza.
L'allarme è scattato dopo che la notte del primo gennaio, alcuni uomini facenti parte di quest' organizzazione religiosa capeggiata dal predicatore radicale Malam Ibarim Dicko, hanno assaltato due villaggi nel nord.
Le azioni dei commandos sono state compiute per punire alcuni disertori che sono voluti uscire dal gruppo. Stando alla ricostruzione fatta dai media locali infatti gli uomini di Dicko, lo stesso ribelle che ha rivendicato l'attacco contro i soldati burkinabè a Nassoumbou a dicembre, si sarebbero recati nel villaggio di Tongomayel dove hanno ucciso l'imam Amidou Tamboura perchè questi era colpevole di aver abbandonato il gruppo e di aver cercato di convincere altri ragazzi a fare come lui. E il secondo commando ha cercato di colpire un altro disertore che però non è morto, è rimasto ferito gravemente e ora è ricoverato in una situazione molto critica.
Le inchieste
da parte delle autorità governative sono già iniziate e intanto per fronteggiare la minaccia di una possibile escalation di violenza, il governo ha nominato un nuovo capo di stato maggiore dell'esercito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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