Obama: armati da Mosca i killer del volo malese. Tra le vittime 80 bambini

Agghiaccianti testimonianze sul disastro: "Piovevano cadaveri ovunque intorno a noi"

Obama: armati da Mosca i killer del volo malese. Tra le vittime 80 bambini

Trecento vittime innocenti, tra cui ottanta bambini, a bordo di un aereo civile abbattuto in circostanze misteriose. Ce ne sarebbe d'avanzo per coordinare gli sforzi internazionali con l'obiettivo di trovare i responsabili e punirli per questo massacro odioso. Ma la portata delle conseguenze internazionali di una tragedia avvenuta in una zona di guerra rende la ricerca della verità sullo schianto del volo MH17 della Malaysia Airlines molto complicata: un affare di Stato.
In Malesia, in Olanda e in molti altri Paesi i parenti piangono i loro cari assurdamente perduti e chiedono che si faccia prima chiarezza e poi giustizia. Le autorità malaysiane annunciano l'invio in Ucraina di una delegazione investigativa, ma il tutto è reso molto difficile dal fatto che i resti sono disseminati su decine di chilometri quadrati di campagna e soprattutto su un territorio che il governo di Kiev non controlla, perché è in mano ai separatisti filorussi. Sugli schermi televisivi in tutto il mondo scorrono immagini terribili, rese appena meno insopportabili da velature sui corpi di uomini, donne e bambini (ne sono morti ben 80) precipitati da dieci chilometri di altezza, molti ancora legati ai seggiolini del Boeing fatto esplodere da un missile. Si ascoltano le testimonianze di chi ha visto piovere dal cielo cadaveri e detriti, come in un film dell'orrore. Serve la verità, ma potrebbe essere una verità troppo dura da ammettere. E allora parte il classico polverone di presunte verità non importa quanto improbabili, perché servono a confondere le idee a chi cerca di capire.

Mosca accusa Kiev, e Kiev accusa Mosca. Ma soprattutto Obama accusa Putin. Ieri sera il presidente americano ha detto chiaro e tondo che sulla base di risultanze d'intelligence l'aereo malaysiano è stato abbattuto da un missile terra-aria sparato dalla zona in mano ai ribelli filorussi dell'Ucraina dell'est. E i ribelli, ha aggiunto, «non sono in grado di abbattere gli aerei senza armi sofisticate e addestramento che viene dalla Russia». Quanto accaduto nei cieli di Donetsk, dice Obama, «dovrebbe essere un campanello d'allarme per gli europei». Il presidente americano ha chiesto poi retoricamente a Mosca se intende sostenere i separatisti o lavorare con il governo di Kiev per risolvere le tensioni che vanno avanti da mesi: la tragedia del volo MH17 dovrebbe insomma esser l'occasione per trascinare a un tavolo negoziale Putin e il presidente ucraino Poroshenko. Ma sarà anche doveroso, ha concluso Obama, assicurare alla giustizia i responsabili della strage.
Un Putin in difficoltà dice che tutto questo non sarebbe accaduto se nell'Est dell'Ucraina vi fosse stata pace e non la guerra contro i separatisti lanciata da Kiev: bisogna fare la pace, conclude, e noi siamo pronti, d'accordo con la cancelliera tedesca Merkel che lo incalza. Kiev replica: nulla sarebbe accaduto se Mosca non avesse armato i separatisti russi. I separatisti affermano di aver trovato una scatola nera del jet precipitato e di averla inviata a Mosca «per un'obiettiva analisi» poi a loro volta accusano Kiev, che disporrebbe a loro dire di missili in grado di colpire ad altissima quota, mentre loro negano di averne. Peccato che l'Ucraina abbia fatto circolare intercettazioni di un inquietante dialogo tra miliziani e un presunto colonnello Geranin dell'intelligence russa: vi si parla di un aereo civile abbattuto e questa sarebbe la prova che sarebbero stati i filorussi, i quali avrebbero colpito l'aereo sbagliato. L'ambasciatore ucraino all'Onu dispone inoltre di video che mostano come i filorussi sarebbero in possesso di due batterie di Sa-11 e di un sistema lanciamissili russo Buk.

La versione più incredibile arriva da Mosca, secondo cui a lanciare il missile killer sarebbero stati gli ucraini, evidentemente colti da un demenziale raptus omicida (ma anche suicida, vista quella che sarebbe stata l'ovvia reazione russa all'assassinio del loro leader) ai massimi livelli.

Il canale televisivo Vesti, vicino al Cremlino, sostiene la tesi di un complotto ai danni della vita del presidente Putin, che stava rientrando dal Brasile e il cui aereo «porta insegne simili a quelle malaysiane». Pervyi Kanal insiste sulla presenza nella zona di un aereo militare ucraino che avrebbe abbattuto il Boeing.

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