Barack e Michelle Obama hanno di recente sottoscritto un contratto con l’azienda svedese Spotify, specializzata nell’offerta agli utenti di contenuti audio.
Secondo il network statunitense Bloomberg, i coniugi di orientamento democratico avrebbero siglato con la società scandinava un accordo pluriennale, in base al quale costoro realizzeranno, in cambio di un compenso ancora “segreto”, dei file audio attinenti a “molteplici argomenti”.
Le tematiche affrontate nei contenuti messi a punto dall’ex coppia presidenziale americana dovrebbero però evidenziare, insinua l’emittente conservatrice Fox News, l’importanza della “tolleranza” e dell’“inclusione”. Tale organo di informazione, citando fonti anonime, sottolinea infatti che il contratto stipulato dagli Obama con Spotify servirebbe ai primi per propagandare nel mondo i “sani valori democratici”, sempre più minacciati, a loro avviso, dalle culture politiche oggi in ascesa in America e negli altri continenti. Fox News sostiene inoltre che la società svedese sarebbe sul punto di concludere un analogo accordo di esclusiva con Hillary Clinton, anch’esso relativo alla messa a punto di risorse audio dirette a comunicare al pubblico la “bellezza dei principi di umanità e di rispetto delle diversità”.
Michelle Obama avrebbe commentato con queste parole, affermano sia Bloomberg sia Fox News, la conclusione del contratto di collaborazione con il gruppo scandinavo: “I contenuti che Spotify diffonderà nel mondo attraverso lo streaming serviranno ad amplificare la voce di tutti quegli attivisti che attualmente si sentono demoralizzati nel condurre battaglie a sostegno di valori sempre più avversati in questo periodo storico.”
Prima del perfezionamento dell’intesa con l’azienda di Stoccolma, i coniugi liberal avevano già concluso un accordo con Netflix, società statunitense attiva nella produzione di film, serie televisive e programmi d’intrattenimento. Il primo contenuto ideato dagli Obama in base al patto di collaborazione con l’azienda californiana è stato un documentario intitolato American Factory, finalizzato sempre a sensibilizzare il pubblico sull’importanza dei principi cari agli ambienti “progressisti”.
Tale documentario si caratterizza infatti per una forte denuncia della progressiva perdita di diritti da parte dei lavoratori americani per colpa del “capitalismo spietato” incoraggiato dall’attuale leadership a stelle e strisce. Il contenuto in questione non è stato ancora mandato in onda negli Stati Uniti, ma Netflix assicura che ciò avverrà“prima dell’autunno 2019”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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