Gli restano meno di due anni alla Casa Bianca ed ha il Congresso contro. Ma Obama va lo stesso all'attacco. Sa che se vuole provare a lasciare il segno deve farlo. Dopo aver aperto a Cuba ora si concentra sulle tasse: vuole alzarle ai ricchi e alle banche. L'obiettivo è incamerare 320 miliardi (il budget 2015 è 1.100 miliardi di dollari) per riuscire a coprire i programmi di aiuto per le famiglie a basso e medio reddito. L'impronta socialista di Obama riaffiora con forza nella seconda parte del suo secondo - e ultimo - mandato. Il presidente presenterà il suo piano, inserito nella nuova proposta di bilancio, nel discorso sullo Stato dell’Unione di martedì prossimo (alle 21 ora locale, le 3 di mercoledì in Italia). Il presidente sa già che si troverà a dover affrontare il muro repubblicano al Congresso. Ma forse è proprio per questo che lui va all'attacco a testa bassa. Perché sa che solo in questo modo potrà portare a casa almeno qualche risultato. Il Gop qualcosa dovrà concedergli. L'alternativa - bloccare tutto - potrebbe costare caro all'elefantino tra due anni.
Il piano che ha in mente Obama è questo: aumento al 28% (ora è al 23,8%) delle aliquote per capital gains e dividendi per i redditi più alti (sopra i 500mila dollari), maggiore peso fiscale per le banche e aumento delle tasse sulle eredità. Previste anche misure per rendere più facile ai dipendenti del settore privato di avere garantiti i versamenti pensionistici, con l’amministrazione che assicurerà sgravi fiscali alle piccole imprese.
Obama arriva al suo penultimo discorso sullo stato dell'Unione confrortato da buoni dati economici. Per la prima volta dalla sua elezione, però, deve affrontare un Congresso in cui entrambe le Camere sono controllate dai suoi avversari, i repubblicani. "Non voglio trascorrere due anni sulla difensiva, giocherò all’attacco", ha avvertito in una riunione a porte chiuse dinanzi ai democratici del Senato, secondo quando riferito dal sito Politico. Gli indicatori economici sono positivi per gli Stati Uniti: disoccupazione sotto il 6%, la più alta crescita da 11 anni. "La buona notizia è che l’economia si è ripresa, la crisi è dietro di noi, ora dobbiamo fare in modo che tutti ne traggano vantaggio", ha detto il presidente giovedi scorso a Baltimora. E ha già annunciato alcune della sue priorità, a cominciare da una riforma fiscale che aumenti le tasse ai più ricchi, la facilitazione dell’accesso alla proprietà, il miglioramento dell’accesso a Internet ad alta velocità, la gratuità di due anni di iscrizione ai cosiddetti "community college" che offrono corsi universitari brevi.
Secondo il New York Times, che ha sentito fonti dell’amministrazione, Obama proporrà che il Congresso approvi un aumento delle imposte e tasse ai più ricchi e alle grandi entità finanziarie in modo da poter tagliare i tributi alla classe media: l’obiettivo è raccogliere 230 miliardi di dollari in dieci anni e ridurre di 175 miliardi di dollari nello stesso arco di tempo le imposte per le famiglie della middle class. Obama ha in mente anche una nuova tassa per le banche con asset superiori ai 50 miliardi di dollari, da utilizzare per 538em;">finanziare i tagli alle tasse per i dipendenti della classe media (previsto un credito di 500 dollari annui per le famiglie in cui entrambi i coniugi lavorano), l’aumento degli sgravi fiscali per la scolarizzazione dei figli e incentivi al risparmio per la pensione.
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