Mancano cinque settimane all'inizio dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, ma i lavori sembrano essere ancora in alto mare. Secondo il tabloid inglese Daily Mail, gli organizzatori starebbero facendo di tutto per accelerare i lavori ed evitare che le Olimpiadi, costate 10 miliardi, diventino un fiasco.
Il sito pubblica una sequenza di fotografie preoccupanti. Nonostante i sette anni avuti a disposizione per costruire le infrastrutture, i lavori sono ben lontani da essere completati. Campanilisticamente, il Mail sottolinea come le strutture che ospitarono le Olimpiadi del 2012 a Londra erano pronte già un anno prima. Ma è anche vero che per quell'occasione furono sfruttati (o ammodernati) stadi e palazzetti già esistenti.
Il contrasto tra le immagini dei progetti e le fotografie dei cantieri è allarmante. Cavi elettrici che spuntano a destra e sinistra, seggiolini non ancora installati, ma anche strade non completate e puzza di fogna. L'inaugurazione del 5 agosto è dietro l'angolo, ma Rio non sembra ancora pronta ad accogliere i 10 mila atleti attesi.
La stazione degli autobus e quella della metropolitana devono essere ancora completate. L'inaugurazione era prevista per il mese scorso, ma è stata rinviata al primo di agosto, quando mancheranno poche ore all'inizio dei Giochi. Il mail si chiede se quattro giorni bastino per un giusto collaudo.
L'unica a essere pronta è l'Arena del Futuro dove si giocheranno le partite di pallamano. Ironia della sorte però, la struttura verrà abbattuta dopo le Olimpiadi. L'Olympic Park di Barra, che ospiterà 23 discipline è invece lontano dall'essere completato. Lì vicino stanno costruendo anche il Villaggio Olimpico. Lo scenario descritto dal tabloid è da incubo: si sente il fetore delle acque, che sembrano paludi.
Olimpiadi da incubo
Per i turisti secondo il Mail, non sarà facile orientarsi perché i cartelloni stradali sono tutti in portoghese nonostante le lingue ufficiali dei Giochi siano inglese e francese. A completare il quadro ci sono il mai sopito allarme Zika e le proteste dei lavoratori. La polizia e i vigili del fuoco accolgono i turisti con un cartello inquietante: "Benvenuto all'Inferno.
Gli agenti e i pompieri non vengono pagati. Chiunque venga a Rio non sarà al sicuro". I cronisti del Mail hanno fotografato anche un altro messaggio preoccupante, scritto su uno striscione affisso davanti all'aeroporto. "Benvenuti, non abbiamo ospedali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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