Ai teologi progressisti farebbe piacere sapere che i vescovi tedeschi stanno studiando da influencer. La Conferenza episcopale teutonica è presediuta dal cardinal Reinhard Marx, che di recente è balzato alle cronache pure per la messa in discussione del celibato. Siamo dalle parti di quella che i tradizionalisti chiamerebbero "Chiesa modernista". Il fatto che i presuli tedeschi prendano parte a un corso di formazione, che è intitolato "Smart Camp" - come riporta l'Adnkronos - e durante il quale si parlerà delle principali piattaforme social - web della modernità, non sorprende: il primo papa a "sbarcare" su Twitter era stato Joseph Ratzinger. Forse - immaginiamo - in maniera non troppo convinta. Ma in Vaticano la comunicazione si è adattata da tempo alle modalità odierne.
Il tutto - riporta l'agenzia citata - avrà luogo a Colonia, dove gli ecclesiastici potranno apprendere meccanismi di funzionamento, ma magari pure trucchi e segreti affinché la loro pastorale arrivi alle giovani generazioni. Papa Francesco, sui giovani, ha organizzato un Sinodo apposito. Perché il cattolicesimo ha bisogno di essere traghettato nel futuro e perché le statistiche dicono che la Santa Sede deve trovare il modo di affrontare una crisi delle vocazioni.
Aggiornarsi da un punto di vista comunicativo può risultare utile di sicuro. Cinquanta vescovi, allora, che sono quelli che prenderanno parte alle giornate di studio, costituiscono una buona base. L'esperimento potrebbe essere replicato.
La "società della comunicazione", in qualche modo, prescrive iniziative di questo tipo. Poi ci sarà un altro Sinodo, quello sull'Amazzonia, dove la Chiesa cattolica, oltre che di "viri probati" ed ecologismo, potrebbe ragionare pure di questi temi.
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