Due individui sono stati fermati nell’ambito dell’inchiesta sull’uccisione di una coppia di funzionari di polizia a Magnanville, nell’hinterland di Parigi. I due soggetti sarebbero "vicini" a Larossi Aballa, il killer neutralizzato nella notte durante l’assalto delle teste di cuoio nella casa dei due agenti uccisi. Ma non si tratta di suoi familiari. L’agghiacciante attacco di Magnanville è stato rivendicato dai terroristi dell’Isis. Un terzo individuo è stato fermato a Mantes-la-Jolie, nell’hinterland di Parigi, vicino alla casa del terrorista che ieri sera ha ucciso due poliziotti.
Intanto, come riferisce il sito Bfmtv, citando proprie fonti, si apprende che "non sono stati trovati né armi, né esplosivi durante la perquisizione della polizia in casa di Abballa.
"La minaccia durerà a lungo"
"Siamo di fronte a una minaccia che durerà per tanto tempo", ha detto il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, dopo la brutale uccisione di una coppia di poliziotti rivendicata dal sedicente Stato islamico nell’hinterland di Parigi.
Valls: ci saranno espulsioni
"Ci saranno delle espulsioni - assicura il premier francese Manuel Valls - certi individui non possono più restare sul territorio nazionale".
"La Francia viene attaccata per i suoi valori e la sua democrazia", ha aggiunto il premier. Cazeneuve ha promesso che lo Stato farà in modo che eventuali complici di Larossi Aballa "non siano nelle condizioni di nuocere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.