I social media sono un mondo in continua evoluzione, rapida e incessante, e fermarli sembra quasi impossibile. Da Facebook a Instagram, fino all'ultimo nato Tiktok, son tutti social frequentati da grandi e giovanissimi, raggiungibili tramite applicazioni facili da installare sul proprio cellulare. Proprio i più giovani sono i soggetti più a rischio, almeno secondo l'allarme lanciato da alcuni psicologi e riportato sul sito Insider. La preoccupazione maggiore riguarda la fama repentina che acquisiscono le cosiddette star bambine grazie a questi potenti mezzi.
Gli esperti fanno notare come i giovani influencer siano posti dinanzi a grossi ostacoli dovuti alla popolarità sopraggiunta già in giovane età. Oltre a questo, bisogna considerare che milioni di persone popolano i social e vengono a contatto in tempo reale con video e post vari. L'aspetto ancora più importante sarebbe, secondo gli studiosi, la dipendenza che si instaura con la gratificazione derivante dalle notifiche e dai "mi piace" ricevuti. Dunque, grazie ai social network è cambiato l'accesso alla popolarità, sempre più facile. Tra gli psicologi che hanno affrontato la questione vi è Pamela Rutledge; parlando della fase della vita che viene prima dei 25 anni, l'esperta ha asserito: "La capacità di valutare il rischio, la capacità di formulare alcuni giudizi cognitivi per pianificare in anticipo, sono abilità cognitive che si sviluppano in quel periodo di tempo."
Vivere la popolarità in età adolescenziale, sempre secondo la psicologa dei media, rende più difficile mantenere il controllo sulla realtà perché quel mondo non è reale. Questi nuovi influencer, dunque, sono a rischio al pari delle star bambine, famose grazie a Hollywood e al mondo del cinema. Proprio l'esperienza delle giovani star di Hollywood deve far riflettere, soprattutto se si pensa ai problemi che hanno dovuto affrontare a seguito della fama raggiunta. Tra i tanti problemi vi sono quelli relativi all'abuso di droghe e alcol, il sopraggiungere di malattie mentali e i problemi familiari.
Secondo un rapporto di giugno 2019 della rivista medica World Psychiatry, l'attenzione dei vari social media può quantificare in maniera diretta il successo o il fallimento. Questo avviene a seguito dei "mi piace", dei follower e delle visualizzazioni avute. Sempre secondo il rapporto, il riscontro immediato mina l'autostima dei giovani e può avere, quindi, effetti negativi. Sempre su Insider lo psicologo Ciarán Mc Mahon ha detto: "Gli algoritmi che sono praticamente alla base di ogni servizio di social media ci costringono oggi a competere per la visibilità. In quanto tali, questi adolescenti possono ora sentirsi legati in modo straordinario - competere l'uno contro l'altro e contro gli algoritmi di newsfeed per mantenere la visibilità, una competizione in cui solo i servizi di social media hanno successo."
Entrambi gli psicologi, sia Rutledge che Mc Mahon, spiegano come giovani star si rivolgono al consumo di droga o alcol a causa della necessità di soddisfare la dipendenza dalla fama, in particolare quando quest'ultima tende a scemare. Oggi sono migliaia gli adolescenti famosi sulle moderne piattaforme e molti non riusciranno a mantenere a lungo il peso della popolarità raggiunta. Ma in questo mondo pieno di pericoli, gli esperti citati precedentemente indicano una soluzione: usare la propria fama per degli scopi utili al mondo.
Sono molti, infatti, gli influencer che si dedicano a cause umanitarie, aiutando il prossimo. Infine, l'ultimo suggerimento degli psicologi è rivolto ai genitori e al loro prezioso aiuto che deriva dal dialogo con il proprio figlio e, in ultima analisi, dall'intervento esterno di un terapista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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