Il quotidiano spagnolo Abc pubblica oggi la "prova definitiva" che il partito politico Podemos è nato come "un'estensione del chavismo in Spagna". Il progetto è costato al governo del Venezuela oltre 7 milioni di euro, secondo i documenti a cui il giornale ha avuto accesso. Si tratta in particolare di una relazione indirizzata al "comandante presidente della Repubblica bolivariana del Venezuela", datata 28 maggio 2008 e scritta dall'allora ministro del Potere popolare per l'economia, Rafael Isea, poi approvata dall'allora presidente Hugo Chavez, scomparso nel 2013.
La chiave, indica Abc, è contenuta in un paragrafo in particolare, in cui Isea spiega al presidente del Venezuela che il denaro consegnato al Centro di studi politici e sociali (Ceps) - embrione di Podemos - non solo servirà a pagare il consiglio di amministrazione della fondazione di cui faceva parte l'intero vertice del partito, da Pablo Iglesias a Inigo Errejòn, Carolina Bescansa e Juan Carlos Monedero, ma anche a sostenere un obiettivo più ambizioso, vale a dire "la creazione di un partito politico in Spagna legato al chavismo". In particolare, il testo recita: "Il sostegno economico alla Fondazione Ceps permetterà di creare legami più stretti con riconosciuti esponenti delle scuole di pensiero della sinistra, fondamentalmente anti-capitalista, che in Spagna potranno creare consensi di forze politiche e movimenti sociali, favorendo in questo paese cambiamenti politici ancora più affini al governo bolivariano".
Finora i leader di Podemos hanno sempre cercato di dissociarsi dal chavismo e trasmettere un'immagine più affine a un partito di massa europeo, pur se di carattere populista. Tuttavia, scrive il quotidiano, il documento non lascia spazio a dubbi e mostra quanto in realtà la Fondazione Ceps e il governo venezuelano fossero legati sul piano politico ed economico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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