Donald Trump inizia a comporre la sua squadra di governo. E lo fa partendo dall'incarico più importante, il capo di gabinetto, con una mossa tesa a riconciliare con l'establishment repubblicano. Il neo presidente degli Stati Uniti ha, infatti, scelto di nominare Reince Priebus, attuale presidente del partito repubblicano, sin dalla prima ora tra i pochissimi esponenti del Grand Old Party (Gop) non ostili al tycoon.
La nomina avrà effetto da mezzogiorno del 20 gennaio 2017 quando Trump si insedierà alla Casa Bianca come 45esimo presidente degli Stati Uniti. Ma dà già un segnale chiaro di come il nuovo inquilino della Casa Bianca abbia deciso di percorrere la via del pragmatismo nella gestione degli Stati Uniti. Il capo di gabinetto è di fatto una sorta di premier con il compito di coordinare tutta l'attivitò Trump: non solo gestisce la Casa Bianca e l'accesso al presidente, ma tesse i rapporti con il resto dell’amministrazione e con il Congresso.
Per la poltrona di chief of staff era in corsa anche Stephen Bannon, ceo della campagna elettorale di Trump e organizzatore del sito conservatore Breitbart. Trump ha preferito nominarlo quale capo stratega e consigliere anziano della Casa Bianca. Bannon sarebbe stato visto come una scelta di rottura definitiva con il Partito repubblicano dal momento che la sua figura è legata al nucleo dei consiglieri più stretti, conservatori, e per certi versi estremisti. Come ricorda la Stampa, Priebus aveva invece mediato tra il tycoon e lo speaker della Camera Paul Ryan e li aveva fatti incontrare.
"La decisione di puntare su di lui - si legge - lancia quindi un segnale anche sulla direzione che il nuovo presidente intende prendere". Ad ogni modo Priebus e Bannon lavoreranno da subito anche con il vicepresidente eletto, Mike Pence, capo della squadra che sta gestendo il passaggio di poteri tra il presidente Barack Obama e Trump.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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