'Race for Melaku', per fare del bene bisogna pedalare!

A fine dicembre, in Etiopia, si correrà la gara di solidarietà più lunga del mondo: 800 chilometri in mountain bike da Addis Abeba a Gambela, il cui ricavato sarà destinato alla realizzazione di un essiccatore industriale per la frutta. L'idea è di un imprenditore valtellinese, Giuseppe Della Cagnoletta, che dice: "Aiutare il prossimo a casa sua è il modo più sincero e concreto di essere generosi"

Giuseppe Della Cagnoletta tra i suoi piccoli "tifosi" etiopi
Giuseppe Della Cagnoletta tra i suoi piccoli "tifosi" etiopi

Ci resta un solo modo per sfuggire alla paura e guardare al futuro con un po' di ottimismo: pedalare. Ma in un periodo funestato dalla violenza c'è ancora spazio per la generosità, quella che non si ferma davanti a nulla, nemmeno sulle pendici dell'impervio altopiano etiopico da percorrere eroicamente in sella a una mountain bike.

A distanza di un decennio dalla prima edizione, torna Race for Melaku, la gara di solidarietà più lunga del mondo che si svolge in Etiopia tra fine dicembre e inizio gennaio: 800 chilometri con partenza da Addis Abeba e destinazione Gambela, suddivisi in cinque tappe dove le missioni salesiane ospiteranno i ciclisti dai polpacci d'acciaio e il cuore d'oro. Il contributo economico richiesto a chi vuole partecipare al tour benefico è di 50 euro al chilometro: l'obbiettivo è raccogliere 40.000 euro per la realizzazione di un essiccatore industriale per la frutta e di una pompa, volti a migliorare la vita quotidiana della popolazione locale a partire dalle necessità primarie, cioè cibo e acqua potabile, e porre le basi per un mercato industriale sull'intero territorio nazionale.

La competizione è dedicata al vescovo di Gambela Monsignor Moreschi, il cui nome di battesimo, Angelo, in amarico (una delle lingue etiopiche) si dice "Melaku". Un'idea nata dallo spirito altruistico di un imprenditore valtellinese, Giuseppe Della Cagnoletta, fedele lettore de il Giornale e generosissimo sostenitore de Gli Occhi della Guerra.

"Siamo un gruppo di amici che da molti anni s'impegna a dare una mano ai Salesiani in Africa attraverso collette, cene di beneficenza e iniziative il cui ricavato va a finanziare i progetti promossi dalle missioni - spiega Giuseppe - Race for Melaku, quindi, non è semplicemente una gara ciclistica ma l'unione tra sport e solidarietà. A mio parere, aiutare il prossimo a casa sua è la maniera più sincera e concreta per fare del bene". Parole sante. Ed estremamente attuali.

Segui la seconda edizione del "giro d'Etiopia" su www.raceformelaku.it

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