Matteo Renzi stamani ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Petro Poroshenko. Nella conferenza stampa alla fine del colloquio il presidente del Consiglio ha sottolineato che "tutti noi vogliamo il rispetto e l’indipendenza della sovranità dell’Ucraina. Deve tornare la pace. È necessario monitorare il cessate il fuoco, monitorare le frontiere ed è importante" per questo scopo "la missione Osce". Il premier ha sottolineato "la gravità del momento che sta vivendo l’Ucraina. E insieme all’Ucraina sta vivendo l’Europa: Non bisogna sottovalutare i rischi, le difficoltà, i pericoli. I combattenti morti meritano tutti gli sforzi per procedere nella direzione di una pace duratura e stabile". E ancora: "Trovo importante il colloquio con Poroshenko. Questa visita testimonia la solidità del rapporto tra Italia e Ucraina e lo sforzo che tutti noi stiamo facendo perché gli accordi di Minsk possano trovare piena efficacia".
"Siamo impegnati e interessati - ha aggiunto Renzi - a che torni la pace in questo pezzo straordinario della nostra Europa. Laddove non c’è pace in Europa la minaccia non è solo per i popoli collegati ma è per tutti. Se non c'è pace in Europa il contagio non fatica ad allargarsi". Il premier ha ribadito la volontà dell’Italia a "continuare a collaborare" per una soluzione della crisi ucraina e "tutta la riconoscenza e l’amicizia" non solo nei confronti del presidente ucraino Poroshenko, ma anche del presidente francese François Hollande e della cancelliera tedesca Angela Merkel, "che hanno voluto lavorare sugli accordi di Minsk".
Un altro passaggio chiave, nel discorso di Renzi, è la questione economica in Ucraina Ha una rilevanza fondamentale. Faremo di tutto con le nostre imprese e le banche per dare il massimo supporto possibile all’Ucraina. Dobbiamo implementare il percorso di Minsk - ha sottolineato il premier -. La priorirà della questione economica è sotto gli occhi di tutti. Tutti i partner diano attenzione alla situazione economica. Noi faremo la nostra parte". Renzi ricorda di averne parlato, durante una conference call, con Obama, Cameron, Merkel, Hollande e Tusk. Da Renzi arriva un totale appoggio alla leadership di Poroshenko:"Ci saranno tutti gli sforzi del nostro popolo al fianco della leadership saggia di Petro". E sottolinea che il governo di Kiev si è impegnato a fare "le riforme necessarie" al Paese. Il presidente ucraino ovviamente ha apprezzato:"Voglio ringraziare l’Italia per l’atteggiamento espresso da Renzi di un sostegno all’Ucraina molto fermo e forte". E sul piano militare ha aggiunto: "L’accordo di Minsk deve portare ad un cessate il fuoco assoluto con il monitoraggio dell’Ocse", aggiungendo che "le sanzioni contro la Russia devono essere allargate se non si fermano le aggressioni contro l’Ucraina".
Si fa sentire anche la cancelliera tedesca Angela Merkel: "Se viene violato il pacchetto concordato a Minsk siamo disposti a portare avanti le sanzioni e a vararle". Poi aggiunge che nella teleconferenza con Obama è stato rilevato che "c’è un nesso" tra l’applicazione del pacchetto e le sanzioni che resteranno "finché gli ucraini non avranno accesso al controllo della frontiera russo-ucraina".
In serata Renzi è atteso a a
Mosca con un duplice obiettivo: "responsabilizzare" la Russia sia sulla polveriera ucraina che sulla lotta dell’Isis. Il tutto in nome delle buone relazioni che storicamente Italia e Russia hanno da tempo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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