La sua nomina, a inizio anno, rappresentava già una dichiarazione d'intenti. E ora la presidente dell'organizzazione Miss America, Gretchen Carlson, ha annunciato la sua rivoluzione: "Non siamo più una parata", ha tuonato. E così le concorrenti, a partire dalla prossima edizione che avrà luogo a settembre, non sfileranno in costume da bagno e saranno valutate per il loro carattere e non per il loro fisico.
Una mossa, la sua, che segue ancora una volta il terremoto #MeToo. Anche l'organizzazione statunitense, infatti, non è stata risparmiata dallo scandalo Weinstein.
A gennaio, l'allora primo dirigente di Miss America, Sam Haskell, si è dimesso dopo che erano trapelate delle email sessiste in cui offendeva alcune ex concorrenti, tra cui proprio Carlson. "Abbiamo sentito molte ragazze dire, 'ci piacerebbe far parte del tuo programma ma non vogliamo distinguerci con tacchi alti e costumi da bagnò", ha spiegato Carlson che ora invita tutte "perchè non c'è più bisogno di tacchi e bikini".
Già a partire dal prossimo concorso, che si terrà il 9 settembre, la tradizionale sfilata in bikini sarà sostituita da un dibattito
tra concorrenti e giuria. Alle ragazze non verrà chiesto di indossare un abito formale, saranno invece incoraggiate a scegliere l'abito con cui si sentiranno più a proprio agio e potranno esprimere il loro stile personale.JUST IN: "We will no longer judge our candidates on their outward physical appearance. That's huge. And that means we will no longer have a swimsuit competition." - @GretchenCarlson on the major changes coming to @MissAmericaOrg https://t.co/ICRIsRN71h pic.twitter.com/IWKcVvCC50
— Good Morning America (@GMA) 5 giugno 2018
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