La road map dell'Occidente per ricostruire l'Ucraina: "Servono 750 miliardi"

Mentre la Russia pianifica nuovi assalti nel Donbass, in Svizzera è andata in scena una conferenza dedicata alla ricostruzione dell'Ucraina. Zelensky: "Una missione del mondo democratico"

La road map dell'Occidente per ricostruire l'Ucraina: "Servono 750 miliardi"

All'indomani della conquista di Lysychansk l'esercito russo è pronto a mettere nel mirino nuovi obiettivi. Le forze del Cremlino hanno continuato le loro operazioni offensive nel Donbass per prepararsi all'avanzata su Bakhmut, Siversk e Slovyansk. Nelle ultime ore sono stati segnalati raid negli oblast di Chernihiv e Sumy. A Lugano, intanto, è andata in scena la Ukraine Recovery Conference per delineare i contorni della ricostruzione dell'Ucraina. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha parlato di "compito colossale". Calcolatrice alla mano, pare siano necessari almeno 750 miliardi di dollari, oltre a molteplici investimenti e riforme.

I prossimi obiettivi di Mosca

Andiamo con ordine. Lo Stato Maggiore dell'Esercito ucraino ha fotografato la situazione militare elencando le principali attività registratesi in Ucraina. Da nord, intanto, resta altissima la minaccia del lancio di missili e attacchi aerei provenienti dal territorio e dallo spazio aereo della Bielorussia. Il casus belli è dietro l'angolo e, a detta di molti analisti, non è da escludere un possibile ingresso in guerra di Minsk a fianco della Russia.

Sul fronte orientale, invece, i russi hanno effettuato attacchi di mortaio nelle aree di Mkhy e Zalizniy Mist, nell'obalst di Chernihiv, e a Shalygyne, nell'oblast di Sumy. Fonti ucraine parlano inoltre di un attacco aereo di un elicottero Mi-24 che avrebbe colpito un edificio scolastico nell'area di Esman, sempre a Sumy. In direzione Kharkiv, le forze del Cremlino stanno concentrando i loro sforzi per impedire l'avanzata delle truppe nemiche e mantenere la linea. Sono stati segnalati bombardamenti nelle aree di Kutuzivka, Nove, Ruski Tyshky, Mala Danylivka e Dementiivka.

Nella direzione di Slovyansk, per molti il possibile prossimo obiettivo russo, gli uomini di Vladimir Putin hanno scaricato la potenza di fuoco dell'artiglieria nelle vicinanze di Krasnopilla, Pervomaiske, Nova Mykolaivka, Bohorodychne, Adamivka, Dolyna, Mazanka, Dibrivne, Chepil e Mospanove. Sempre nell'est dell'Ucraina, Mosca si starebbe concentrando sul consolidamento del controllo sul territorio della regione di Lugansk, in particolare ripristinando le infrastrutture di trasporto nelle retrovie. Sono stati segnalati bombardamenti nelle aree di Bilohorivka e Verkhnokamyansk, in direzione Kramatorsk, e assalti all'indirizzo dell'insediamento di Novoluhanske, in direzione Bakhmut.

La ricostruzione dell'Ucraina

Mentre Putin incontrava il ministro della Difesa Sergej Shoigu per discutere delle recenti conquiste russe nel Lugansk, e consegnava al colonnello generale Alexander Lapin e al maggiore generale Esedulla Abachev il premio "Eroe della Russia" per il contributo offerto alla presa di Lysychansk, Volodymyr Zelensky ascoltava con interesse la road map dell'Occidente relativa alla ricostruzione dell'Ucraina. Nel suo consueto discorso televisivo notturno, il presidente ucraino ha commentato la conferenza dedicata alla ricostruzione dell'Ucraina in Svizzera, spiegando che la ricostruzione del Paese dovrebbe andare oltre "il ripristino delle mura che avevamo e che sono state distrutte dai bombardamenti". "L'Ucraina deve diventare il paese più libero, moderno e sicuro d'Europa, in ogni senso della parola, in particolare, in termini di ambiente. Sono sicuro che lo faremo", ha detto Zelensky.

Zelensky ha affermato che le forze ucraine hanno liberato più di mille centri e che ogni settimana ne vengono aggiunti di nuovi. "Nel sud, tutti hanno subito una distruzione su larga scala. E questo significa anche la necessità di fondi colossali per il ripristino delle infrastrutture, per il ritorno della medicina e dei servizi sociali, per il ripristino della normale vita economica", ha aggiunto il leader ucraino. "Ci sono decine di migliaia di case distrutte solo nelle aree liberate", ha quindi dichiarato, sottolineando che "una parte significativa dell'economia è stata distrutta".

Nella conferenza andata in scena in Svizzera sono state affrontate varie proposte per la ricostruzione dell'Ucraina e il contributo che può essere dato dai partner internazionali.

L'agenda comprende in particolare le priorità, i metodi e i principi della ricostruzione. L'evento, a cui hanno preso parte delegazioni provenienti da circa 40 Paesi e 20 organizzazioni internazionali, si concluderà nelle prossime ore con "la dichiarazione di Lugano".

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