Cosa c'è davvero dietro lo spostamento dei mercenari russi

Indiscrezioni parlano non solo di combattenti siriani addestrati per essere mandati in Ucraina, ma anche di contractors della Wagner prossimi al trasferimento da Damasco a Kiev

Cosa c'è davvero dietro lo spostamento dei mercenari russi

La Russia dal 2015 è impegnata in una delicata operazione in Siria a sostegno del governo di Damasco. Una missione in parte riuscita. Il presidente Bashar Al Assad è riuscito a conservare il potere e a riconquistare gran parte del territorio siriano, occupato negli anni precedenti da gruppi islamisti e jihadisti, Al Nusra e Isis in primis.

Un'operazione però ancora in corso, perché nel frattempo la guerra in Siria non è affatto finita. E che sta costando tanto alla Russia, sia in termini economici che di forze impiegate sul campo. Oggi che Mosca ha aperto il fronte ucraino, ha bisogno di ripescare dal territorio siriano alcuni suoi uomini. Anche quelli presenti in medio oriente in modo “non ufficiale”.

Uomini della Wagner mandati in Ucraina

L'ultima indiscrezione in tal senso l'ha lanciata il quotidiano panarabo Al Arabi al Jadid. In un articolo pubblicato nei giorni scorsi, si è fatto riferimento alla presenza in Siria dei contractors della Wagner. Quest'ultima è la società privata fondata ne 2014 da Dmitriy Valeryevich Utkin, un ex colonnello delle forze speciali russe nato però, per i curiosi intrecci che solo la storia a volte sa creare, in Ucraina.

Ufficialmente in Russia compagnie del genere sono vietate. Ma il 2014 è stato un anno molto caldo per Mosca. Ci si avvicinava all'operazione in Siria e si stava aprendo il fronte ucraino, con la rivolta di Euromaidan che spinge il Cremlino all'annessione della Crimea e al sostegno indiretto e non ufficiale ai combattenti filorussi del Donbass.

La Russia cioè aveva bisogno di forze. E quelle dei contractors della Wagner facevano al caso di Mosca. Vero “trascinatore” economico della società è Evgheny Prigozhin, soprannominato “il cuoco di Putin”. Vicino al presidente, il suo impero economico è basato su società di catering e aziende impegnate nel mondo della gastronomia. Ma ci sarebbe lui dietro i cospicui finanziamenti alla Wagner, anche se la circostanza non è mai stata ufficialmente confermata.

Iniziata l'operazione in Siria, i contractors sono andati anche lì. Secondo Al Arabi Al Jadid, i combattenti della Wagner in territorio siriano sarebbero stati impegnati negli ultimi anni nel sorvegliare i giacimenti di gas e petrolio situati nelle zone in mano a Damasco. Si tratta soprattutto di quelle intorno a Palmyra e nella campagna orientale della provincia di Homs.

Adesso da qui sarebbero già stati trasferiti a Latakia e, in particolare, nella base militare che ospita il quartier generale delle forze russe in Siria. Sempre secondo il quotidiano panarabo, i contractors si appresterebbero a partire per l'Ucraina. Se questo fosse confermato, vuol dire che Mosca ha in questo momento maggior bisogno di uomini per la campagna militare avviata il 24 febbraio scorso. E inoltre che, per la prima volta, sarebbe attestata la presenza di contractors russi della Wagner in Ucraina.

Pentagono: “Mosca addestra anche combattenti siriani”

Le indiscrezioni sull'impiego dei contractors prelevati dalla Siria si aggiungono a quelle rilanciate nei giorni scorsi dal Wall Street Journal e dal Pentagono, secondo cui le forze russe starebbero addestrando combattenti siriani da mandare in Ucraina.

“Riteniamo che le informazioni secondo cui i russi reclutino combattenti siriani per rinfoltire le loro forze in Ucraina siano veritiere”, ha dichiarato nei giorni scorsi il portavoce del Pentagono, John Kirby.

Dalla Siria all'Ucraina quindi. Due storie, due operazioni che si intrecciano. E che segneranno, nel bene o nel male, il futuro cammino politico e militare di Mosca nel contesto internazionale.

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