Trump continua a vincere. Il tycoon porta a casa le primarie in Nebraska e West Virginia. Ma a fare notizia è l'ennesima sberla che Bernie Sanders rifila a Hillary Clinton, nelle primarie che i democratici hanno disputato in West Virginia. Nella "terra del carbone" il senatore "socialista" ha vinto a mani basse, con il 51,3% dei voti (Hillary si è fermata al 36,1%), portando a casa 16 delegati (11 alla Clinton). E non c'è contea dove lei abbia avuto la meglio. Altro dato preoccupante per Hillary: nel 2008 l'ex first lady da queste parti vinse facilmente con Obama (67% contro il 25,7%). Il senatore del Vermont festeggia il risultato ripetendo di voler restare in gara: "Lotterò fino alla fine, per ogni singolo voto". Con la vittoria in West Virginia, ha continuato, "abbiamo vinto in 19 stati". Poi lancia un messaggio ai delegati di Filadelfia: "Se con Hillary Clinton abbiamo molte differenze, su una cosa siamo d'accordo: dobbiamo sconfiggere Donald Trump". E ancora. "Trump non diventerà presidente perché il popolo americano sa che la nostra forza è la diversità".
Donald Trump affida ad un comunicato il commento sulla sua ultima notte magica: "È un grande onore aver vinto sia in West Virginia sia in Nebraska, soprattutto con un così grande margine". Trump è sempre più vicino al "magic number", 1.237, che indica i delegati necessari per avere la matematica certezza della nomination prima della convention di Cleveland, a luglio. Il tycoon in Nebraska ha preso tutti e 36 i delegati in palio, aggiudicandosi anche i 3 della West Virginia. A questo punto ha 1.059 delegati, che sommati ai 49 "superdelegati" lo portano a quota 1.108. Ormai è davvero a un passo dalla vittoria.
Hillary, intanto, fa finta di niente e cambia discorso. "Non vedo l'ora di dibattere con Donald Trump" dice in un intervento elettorale a Louisville, in Kentucky, ignorando le primarie della West Virginia. L'ex segretaria di Stato ha passato la giornata a fare campagna in Kentucky, ora che il suo vantaggio, in termini di delegati, appare incolmabile.
Anche il vice presidente americano Joe Biden, rimasto neutrale, ha decretato praticamente chiusa la partita per la nomination. "Sono convinto che la nomination andrà a Hillary e sono fiducioso sul fatto che sarà lei il prossimo presidente", ha detto in un'intervista alla Abc.
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