Sei europeo ma non tedesco? La Merkel ti esclude dal welfare

Il governo tedesco vuole limitare le prestazioni sociali ai cittadini europei che vivono in Germania

Sei europeo ma non tedesco? La Merkel ti esclude dal welfare

Il governo tedesco vuole limitare le prestazioni sociali ai cittadini europei che vivono in Germania. Il ministro del Lavoro Andrea Nahles (Spd) presenterà in consiglio dei ministri la proposta dei cittadini Ue che in futuro saranno esclusi dalle prestazioni garantite dal pacchetto Harz-IV, che riguarda tra l'altro il sussidio di disoccupazione, e dagli aiuti sociali qualora non lavorino in Germania e non abbiano maturato diritti dall'assicurazione sociale che si acquisiscono dopo cinque anni di lavoro senza aiuti dallo Stato. "La nuova legislazione - ha spiegato Nahles difendendo le proposte - colmerà le lacune interpretative sulla materia, portando chiarezza".

Il ministro del Lavoro aveva annunciato una revisione della materia già lo scorso dicembre, dopo che un tribunale sociale federale aveva stabilito che i cittadini Ue che cercano lavoro in Germania possono accedere a prestazioni sociali dopo soli sei mesi di permanenza. La decisione aveva preoccupato i comuni, titolari dell'erogazione dei contributi, che temevano pesanti contraccolpi sui propri bilanci. Secondo l'agenzia federale del lavoro, sono 440mila i cittadini dell'Ue che ricevono al momento in Germania prestazioni sociali dallo Stato. In numeri assoluti, il gruppo più esteso è costituito dai polacchi (92mila) seguito da italiani (71mila), bulgari (70mila), rumeni (57mila) e greci (46mila).

In termini percentuali rispetto ai cittadini presenti in Germania, ai primi posti risultano bulgari e rumeni. In molti di questi casi non si tratta di disoccupati, ma di persone il cui reddito è al di sotto della soglia di dignità e che vengono aiutate con sostegni pubblici, rende noto l'agenzia.

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