Lo sfregio di Google a Putin: la ​Crimea "torna" all'Ucraina

Google aggiorna le mappe con i toponimi vicini a Kiev. Scooppia il caos. L'ira della Crimea

Lo sfregio di Google a Putin: la ​Crimea "torna" all'Ucraina

La propaganda corre anche sulla toponomastica. Google Maps ha, infatti, cambiato i nomi delle strade della città allineandosi al diktat della politica ucraina che ha vietato ogni riferimento al passato sovietico. Uno strappo che ha mandato su tutte le furie le autorità della Crimea. "È difficile capire perché Google promuova l'isteria 'russofobica' di Kiev", ha dichiarato il presidente di Crimea, Serguéi Axiónov, spiegando che, assecondando l'Ucraina, "Google confonde gli utenti con l'introduzione di un prodotto di propaganda invece che una mappa con i veri nomi delle città di Crimea".

Ieri Vladimir Putin ha firmato un decreto per l'unificazione della Crimea al Distretto federale meridionale della Russia. Vladimir Ustinov, già capo del vecchio Distretto (senza la Crimea) ed ex ministro della Giustizia, è stato designato plenipotenziario nel nuovo Distretto federale meridionale. Fino ad oggi il Distretto meridionale, fondato il 13 maggio 2000 con decreto del presidente russo Putin, ha raggruppato sei entità territoriali russe: le Repubbliche di Adighezia e di Calmucchia, il Territorio di Krasnodar, le Regioni di Astrakhan, Volgograd e Rostov. Il centro amministrativo del Distretto federale meridionale è la città di Rostov sul Don.

Secondo l'Istituto federale per le statistiche (Rosstat) la popolazione del distretto ammonta a 14 milioni di persone di cui 8,8 milioni vivono nelle 79 maggiori città, e 5,2 milioni vivono in aree rurali. Secondo il censimento nazionale della popolazione condotto nel 2010, si tratta della maggioranza della popolazione russa (83,75%). Tra le minoranze, armeni (3,19%), ucraini (1,54), kazaki (1,48), i calmucchi (1,24). In Crimea la maggioranza russa ammonta al 58% del totale della popolazione (circa 1,9 milioni). La quota degli ucraini è del 24% e quella dei tatari è del 12%. La mossa di Google Maps rischia ora di scontentare un'ampia fetta della popolazione.

Come ha spiegato anche Axiónov, gli utenti non hanno bisogno di "geografia politica", ma di essere aiutati a orientarsi in un territorio, quello di Crimea, annesso alla Russia dal marzo 2014. Il presidente di Crimea ha anche accusato l'Ucraina di "russofobia cavernicola" per cercare di "distruggere tutto ciò che ricorda la storia comune tra l'Ucraina e la Russia".

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