Nella parte nord-occidentale della provincia cinese dello Hubei, a una latitudine nord di 30 gradi, sorge una misteriosa foresta vergine con alti e robusti abeti, viti intrecciate, massi, ruscelli e fiumi. Questo luogo è Shennongjia. Grazie al suo peculiare ambiente geografico, Shennongjia è diventato rifugio e habitat di diversi animali e piante nell’Era Glaciale ed è una delle 14 aree chiave nel mondo per la conservazione e la ricerca della biodiversità di rilevanza internazionale. Per tali ragioni l’area è anche nota come “banca genetica delle specie”, “zoo naturale” e “tesoro ecologico”. Shennongjia è l’unica regione del paese ad essere stata inserita nel Network mondiale delle riserve della biosfera dell’UNESCO, nel World Geopark e nel Patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO. Shennongjia, che è anche noto come “Polmone verde della parte centrale della Cina”, mantiene un buon tasso di qualità dell’aria superiore al 96% e un tasso di copertura
forestale del 91,1% durante tutto l’anno. Nelle aree boschive primitive, gli ioni negativi raggiungono più di 50.000 / cm3, che ne fanno una delle aree domestiche con più alte concentrazioni di ioni negativi, superando di gran lunga lo standard definito dall’Organizzazione mondiale della sanità (1000-1500/cm3). In una superfice di 3.250 chilometri quadrati, tutte le cime di montagna sono sopra i 3.000 metri di altitudine, ed è per questo motivo che Shennongjia è anche chiamato “tetto della parte centrale della Cina”.
In qualità di “miracolo verde” e “banca genetica naturale” a una latitudine Nord di 30 gradi, Shennongjia ospita centinaia di specie animali e vegetali. Vi troviamo, ad esempio, le zone umide del Lago Dajiuhu che risalgono a 275.000 anni fa. A Shennongjia vivono la rara pianta Davidia involucrata, un “fossile vegetale vivente” presente sulla terra da 10 milioni di anni, e la scimmia dorata, un primate considerato a rischio di estinzione, inserito nella lista nazionale degli animali selvatici a cui è riconosciuto il livello più alto di protezione. La scimmia dorata è un raro primate presente in alcune regioni della Cina e uno degli animali più belli e preziosi del mondo: attualmente nella foresta di conifere e latifoglie, che si trova a 1700-3100 metri di altitutdine, vivono circa 1.200 scimmie dorate. Sempre qui vivono anche leopardi, aquile reali, salamandre giganti e robuste antilopi. All'interno di questa banca genetica naturale vengono ancora oggi scoperte nuove specie biologiche. “Quando ai piedi della montagna è piena estate, in vetta è primavera; quando a valle è autunno, il picco delle montagne è ghiacciato. É un florilegio di colori: rosso, arancio, giallo e verde... La cosa più difficile è distinguere con precisione le quattrro stagioni”. Questa è una descrizione accurata del clima di Shennongjia. Nella stagione estiva, il rododendro alpino di Shennongjia fiorisce, trasformando questo luogo in un mare di fiori e un mondo di colori. Il rododendro, che è uno dei tre fiori alpini più famosi al mondo, è considerato sin dai tempi antichi come il fiore più bello. Sui 3.253 chilometri quadrati di terra di Shennongjia, si riproducono diversi tipi di rododendri alpini. Quando si sale sulla vetta dello Shennongjia, la “prima vetta nella parte centrale della Cina “, è possibile ammirare uno scenario a tre strati chiari e coordinati: lo strato più basso è formato dal verde smeraldo della fitta foresta di bambù; il secondo strato che si trova subito sopra al precedente, è composto dal paessaggio lussureggiante della foresta di alti abeti; lo strato superiore è formato dai
rododendri alpini. Ogni volta che i rododendri sbocciano, le persone che vengono qui si trovano immerse in un mare di fiori e non vogliono più andarsene.
Lo Shennongjia è oggi una destinazione turistica nota nel paese e all’estero, tuttavia una volta era una delle grandi aree di produzione di legname della Cina. Negli anni ‘70 del secolo scorso, lo sfruttamento delle ricche risorse di legname serviva a sostenere lo sviluppo locale che si basava sulla tipica “economia del legno”. La deforestazione e lo sviluppo predatorio causarono una crisi ecologica e ambientale a Shennongjia, dove i flussi di detriti erano sempre più frequenti e le specie biologiche subirono una drastica riduzione. Fortunatamente, ci si rese conto in tempo della gravità del problema: nel 1980 fu istituita una riserva naturale nazionale nell’area centrale dello Shennongjia; nel 1990 la regione fu inserita nel Network mondiale delle riserve della biosfera dell’UNESCO ed è anche diventata un sito dimostrativo per la conservazione della biodiversità in Asia. L’attuazione del progetto di protezione della foresta naturale e la conversione del progetto di terreni agricoli in foreste hanno gradualmente ripristinato la vitalità dell’area forestale di Shennongjia. La maggior parte di quelli che in passato lavoravano come boscaioli operano ora in altri settori, come la ricezione turistica e l’industria del tè ecologico.
Il 17 novembre 2016 è stato formalmente istituito il Parco Nazionale dello Shennongjia, a dimostrazione del fatto che lo Shennongjia ha avviato il modello di protezione più rigoroso nella storia, una serie di misure per preservare il valore ecologico e promuovere lo sviluppo eco-sostenibile che salvaguardano la longevità di questo “miracolo verde”. Dal disboscamento alla protezione forestale, dallo sviluppo alla protezione, l’odierno Shennongjia può vantare il maggior numero di “miracoliverdi” al mondo. Oggi lo Shennongjia sta esplorando attivamente un percorso di sviluppo armonioso tra persone e natura nell’ambito del modello di parco nazionale.
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