Cresce l’allarme internazionale per il campo profughi di Yarmuk occupato quasi interamente dai miliziani dello Stato islamico. Si parla di almeno un migliaio di palestinesi ammazzati. Pesantemente assediato da due anni, senz’acqua, cibo e medicine, con almeno 3.500 bambini in trappola e ridotti alla fame e alla sete, l’affollato campo palestinese alle porte di Damasco è ora sotto la morsa violenta e sanguinaria dell’Isis e dei qaedisti del Fronte al Nusra. E, nel giorno in cui si scavano le fosse comuni di 1.700 soldati iracheni trucidati in massa dal Califfato a Tikrit, l'Unicef paragona Yarmuk a "un nuova Srebrenica".
Il campo dista cinque chilometri dal centro della capitale siriana. Questa mattina l’aviazione del regime ha continuato a bombardare senza sosta. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha chiesto che sia consentito l’accesso alle agenzie umanitarie. Il plenum composto da 15 Paesi ha chiesto "la protezione dei civili, l’assistenza umanitaria e di salvare vite" umane. Chris Gunness, portavoce dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ha avvertito che nel campo la situazione è "al di là dei disumano". I miliziani dell'Isis hanno attaccato il campo mercoledì scorso e adesso controllano il 90% della struttura.
Il video diffuso dall'Isis documenta per la prima volta la presenza dei miliziani all'interno del campo di Yarmuk. Nelle immagini gli jihadisti, alcuni con i passamontagna e le armi, posano con le bandiere nere del Califfato in via al Yarmouk, alla moschea al Wasim e in un complesso di sicurezza che secondo l’Isis è sotto il controllo dei miliziani. Amjaad Yaaqub, 16enne sfuggito dalla furia islamista, ha raccontato di aver visto "due miliziani che tiravano al pallone con una testa decapitata come se giocassero a calcio". Lui si è salvato per miracolo perché, dopo essere stato picchiato selvaggiamente dai miliziani, è svenuto e i jihadisti, che cercavano il fratello maggiore, hanno pensato che fosse morto.
L'Olp ha reso noto che una delegazione palestinese sta negoziando con Damasco gli aiuti agli abitanti del campo profughi. Ma finora sono riusciti ad abbandonare il campo solo poche centinaio di famiglie. Secondo Save the Children, all’interno sono rimasti intrappolati almeno 3.500 bambini. Rischio tutti di essere ammazzati o di morire di fame. Anche una semplice ferita potrebbe diventare letale dal momento che non hanno alcuna assistenza medica.
Nelle zone irachene appena liberate dall’Isis, si è cominciato a scavare a Tikrit. In almeno dodici siti si trovano fosse comuni in cui sarebbero sotterrati i corpi di 1.700 soldati uccisi l’anno scorso dallo Stato islamico. L’area è quella di Camp Speicher, una ex base americana, appena fuori dalla città sunnita.
L’esumazione dei corpi avviene anche nel palazzo che fu di Saddam Hussein, giorni dopo che i miliziani dello Stato islamico sono stati spinti alla fuga dall’arrivo delle truppe irachene appoggiate dalle milizie sciite.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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