Somalia, autobomba fa strage a Mogadiscio: morte quasi cento persone

Un camion pieno di esplosivo è stato fatto esplodere in una zona trafficata della periferia della capitale. Tra i morti anche due cittadini di origine turca. Al Shabaab rivendica l'attentato

Somalia, autobomba fa strage a Mogadiscio: morte  quasi cento persone

L'autobomba è stata fatta esplodere questa mattina, in un sobborgo di Mogadiscio, la capitale della Somalia. E a poche ore dall'attacco, sale ancora il bilancio dell'attentato che ha insanguinato ancora una volta il Paese. Le ultime notizie, infatti, parlerebbero di quasi cento morti e di una settantina di persone ferite, ma in base a quanto riferito ad Afp dal direttore dei servizi privati di ambulanza Aamin, Abdukadir Abdirahman Haji, i numeri dei morti potrebbero salire. Secondo le prime ricostruzioni, tra le vittime ci sarebbero due cittadini di origine turca (probabilmente due ingegneri). Intanto, in un tweet, il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavasoglu, nel confermare il decesso dei connazionali, scrive: "Saremo sempre al fianco della Somalia. La nostra lotta al terrorismo continua con determinazione".

La dinamica dell'attentato

In base a quanto riferito dalla stampa locale, la deflagrazione sarebbe avvenuta nei presi di un ufficio per la raccolta delle imposte con l'utilizzo di un camion pieno di esplosivo. Secondo la ricostruzione del portavoce del governo somalo, Ismael Mukhtar Omar, un attentatore suicida al volante del furgone si sarebbe diretto contro l'edificio, non lontano da un check-point lungo Afgoye Road, e si sarebbe fatta esplodere proprio all'interno dell'automobile in corsa. L'attacco sarebbe avvenuto in una zona molto trafficata della periferia della capitale.

"Un atto barbarico"

In base alle prime ricostruzioni e alle dichiarazioni di Omar Mohamud Mohamed, il sindaco della città citato da Radio Dalsan, un'emittente locale, nell'attentato avrebbero perso la vita anche bambini e studenti universitari. Su Twitter, intanto, il parlamentare somalo Abdirizak Mohamed, ex ministro della Sicurezza nazionale, ha definito l'attacco "un atto barbarico" e ha parlato di più di 90 morti. La polizia somala, infatti, citata da alcuni media internazionali, avrebbe parlato di "un'esplosione devastante".

La rivendicazione

Nonostante, all'inizio, non fosse arrivata alcuna rivendicazione da alcun gruppo terroristico, la cellula di al Qaeda in Somalia, al Shabaab, ha rivendicato la strage. A riferirlo è stata al Cnn. La formazione jihadista è stata formalmente riconosciuta nel 2012 ed è presente nelle regioni del sud della Somalia.

Il gruppo si è costituito nel 2006 e rappresenta oggi il gruppo estremista islamico più potente e attivo nel Paese africano. Da qualche anno, ormai, è inserito nella lista delle organizzazioni terroristiche di numerosi governi e servizi di sicurezza occidentali.

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