Dopo la liberazione di Gianluca Salviato in Libia, a soli tre giorni da quella di Marco Vallisa sempre nel paese nordafricano, restano quattro gli italiani sequestrati all’estero e sulla cui sorte non si hanno più notizie in alcuni casi da mesi, in altri da anni. Si tratta delle due giovani cooperanti lombarde Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, scomparse in Siria dal 31 luglio 2014; del gesuita romano padre Paolo Dall’Oglio, sequestrato a fine luglio 2013 in Siria; del cooperante palermitano Giovanni Lo Porto, scomparso il 19 gennaio 2012 tra Pakistan e Afghanistan. Su Greta e Vanessa le ultime informazioni risalgono al 20 settembre quando prima si è diffuso il timore che fossero cadute nelle mani dei jihadisti dell’Isis poi è arrivata la smentita di un quotidiano libanese vicino al movimento sciita Hezbollah, alleato del regime di Damasco.
Secondo Al Akhbar le giovani cooperanti erano cadute in una trappola, rapite e poi vendute da un gruppo armato ad un altro ma non erano in mano allo Stato islamico. Naturalmente è difficile stabilire la vericidità della notizia anche perché il giornale non è imparziale.
Anche su padre Dall’Oglio le ultime informazioni risalgono a settembre: secondo fonti che lavorano sul terreno per la sua liberazione, il gesuita sarebbe invece detenuto in una delle prigioni dell’Isis a Raqqa, da oltre un anno divenuta la roccaforte dello Stato islamico in Siria. Del cooperante palermitano Lo Porto si sono invece completamente perse le tracce da quasi tre anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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