La Spagna si risveglia sempre più frammentata, ecco gli scenari post voto

Il paese iberico ha votato un parlamento ancora più frammentato, dove il centro - sinistra indietreggia ma il centro - destra non ottiene i numeri per governare: sullo sfondo, lo spauracchio di nuove elezioni

La Spagna si risveglia sempre più frammentata, ecco gli scenari post voto

Quando nelle scorse settimane si è iniziato a profilare il ricorso a nuove elezioni anticipate, Pedro Sanchez è stato il leader politico spagnolo più propenso a questa eventualità.

Il suo Partito Socialista era dato in crescita, mentre Podemos, allo stesso tempo possibile alleato e possibile spina nel fianco del premier spagnolo uscente, in netto calo. Dunque, Sanchez ha iniziato seriamente a sperare in un parlamento molto più orientato verso la sua formazione politica, in grado di dargli una maggioranza più limpida di quella attuale.

I risultati, seppur parziali, hanno seccamente smentito questa previsione. Non solo i socialisti non hanno mantenuto lo stesso numero di seggi del parlamento uscente, ma la Spagna di fatto si è risvegliata con una destra in forte ascesa.

Sia il Partito Popolare infatti, la formazione di centro – destra al governo con Mariano Rajoy fino al 2018, sia l’estrema destra di Vox hanno registrato percentuali in netta crescita rispetto alle ultime consultazioni.

I popolari sono passati dai 66 seggi del parlamento uscente agli 88 accreditati dai risultati parziali, Vox invece è diventato il terzo partito spagnolo balzando dai 24 ai 52 seggi oggi conquistati. Cifre che hanno confermato una netta inversione di tendenza rispetto alle ultime consultazioni, dove i socialisti non hanno potuto formare un governo ma complessivamente il centro – sinistra risultava nettamente maggioranza.

Se dunque ci si aspettava maggior chiarezza dalle ultime elezioni, il quadro uscito fuori è invece nettamente più frammentato. La sinistra arretra, con i socialisti passati da 123 a 120 seggi e con Podemos crollata da 42 a 35 parlamentari, il centro – destra avanza ma non ha i numeri per governare.

Anche perché se popolari e Vox hanno registrato importanti risultati, la stessa cosa non si può dire per i centristi di Ciudadanos, passati da 57 a 10 parlamentari, un tonfo non indifferente e, anche in questo caso, del tutto inaspettato.

Il problema principale da domani sarà capire chi potrebbe andare a formare un esecutivo. Centro – sinistra e centro – destra non hanno le forze necessarie o comunque non con le composizioni tradizionali.

È pure vero che andare alle urne per la quinta volta in due anni sarebbe un salasso poco accettabile per tutti gli spagnoli, alle prese con una situazione economica non certo idilliaca. Dunque, dalle prossime ore inizieranno i contatti tra i vari partiti per provare a dare una fisionomia al nuovo quadro politico installatosi a Madrid.

Non sono esclusi contatti tra socialisti e popolari per provare una sorta di “grande coalizione” in salsa spagnola, anche se il percorso non sarebbe affatto semplice.

Già in queste ore i vertici del Partito Popolare stanno chiedendo la testa di Sanchez che, nonostante abbia ottenuto la maggioranza relativa, è il più ridimensionato da queste consultazioni.

Indecisione e spauracchio di nuove urne, ecco lo scenario che si profila per una Spagna sempre più frammentata e non solo politicamente.

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Avatar di Sempreverde Sempreverde
11 Nov 2019 - 12:20
Meno male un po' di obiettività:

 La sinistra arretra, con i socialisti passati da 123 a 120 seggi e con Podemos crollata da 42 a 35.
Invece tutto il mainstream dice che in Spagna hanno vinto i socialisti e la sinistra.
Forse fanno il tifo al contrario per lo spread?

Vamos!
Mostra tutti i commenti (8)
Avatar di Klotz1960 Klotz1960
10 Nov 2019 - 00:04
Smettetela di presentare i partiti di destra come Vox come ultra o estrema destra - fate cosi' il gioco della sinistra. Voler regolare e limitare l'immigrazione NON significa essere neofascisti, ed opporsi alla cultura Lgbt nelle scuole NON signica essere omofobici. Questi ricatti concettuali fanno solo il gioco della sinistra.
Avatar di QuebecAlfa QuebecAlfa
11 Nov 2019 - 01:18
Anche con queste quarte votazioni non si formerà alcun governo. Nel regno spagnolo ci saranno votazioni generali anche nel 2020, garantito. Votate, votate, votate !
Avatar di Iacobellig Iacobellig
11 Nov 2019 - 07:10
Ridi, ridi, senza voti vediamo con chi farai il governo.
Avatar di Sempreverde Sempreverde
11 Nov 2019 - 07:46
Disoccupazione 14% Catalogna in secessione governo senza maggioranza disavanzo primario bassi redditi eppure hanno lo spread di meno della metà del nostro.
Avatar di dagoleo dagoleo
11 Nov 2019 - 08:07
è il momento giusto per la Catalogna per rendersi indipendente.
Avatar di Giacomo Navarra Giacomo Navarra
11 Nov 2019 - 08:32
Buon giorno, volevo solo ricordare al giornalista che ha scritto il pezzo che il segretario del partito popolare spagnolo si chiama Pablo Casado e che l'era di Rajoy è già finita da un pezzo. Se qualcuno ha migliorato le sorti del partito popolare spagnolo è stato appunto Casado e non Rajoy quest'ultimo non è più neanche scritto al partito e lo ha lasciato in condizioni pietose. Solo per precisare.
Avatar di Luigi Farinelli Luigi Farinelli
11 Nov 2019 - 10:00
@Klotz 1960 00:04: Ben detto. Sottoscrivo. La sinistra prospera anche ricorrendo al terrorismo psicologico, vergognosamente alimentato dalla quasi totalità dei media (fra TV e "giornaloni": V. ultimo caso "Segrè").
Avatar di Sempreverde Sempreverde
11 Nov 2019 - 12:20
Meno male un po' di obiettività:

 La sinistra arretra, con i socialisti passati da 123 a 120 seggi e con Podemos crollata da 42 a 35.
Invece tutto il mainstream dice che in Spagna hanno vinto i socialisti e la sinistra.
Forse fanno il tifo al contrario per lo spread?

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