Spia russa avvelenata in Gran Bretagna, ​Macron si allinea con la May

Dopo aver parlato al telefono con la premier britannica Macron ha sposato la convinzione di Londra che ci sia Mosca dietro l’avvelenamento con gas nervino dell’ex spia russa in Gran Bretagna

Spia russa avvelenata in Gran Bretagna, ​Macron si allinea con la May

Lo scontro tra Mosca e Londra è totale dopo il caso dell'ex spia russa avvelenata sul suolo britannico, insieme alla figlia e a un poliziotto. Theresa May non ha dubbi: "A Salisbury c'è stato un uso illegale della forza, siamo stati aggrediti dalla Russia". Immediata la reazione del Cremlino: "Le parole della premier una provocazione senza precedenti". Il Regno Unito ha espulso 23 funzionari russi. Previste, inoltre, altre misure di ritorsione: i beni di proprietà russa, ad esempio, potranno essere congelati, e verranno intensificati i controlli su tutti i voli provenienti dalla Russia. Altre misure, invece, resteranno segrete per motivi di sicurezza: possibili attività di "cyberguerra" per rispondere agli attacchi.

Della delicata questione si parla anche al Palazzo di Vetro. Jonathan Allen, ambasciatore britannico alle Nazioni Unite, in una riunione del Consiglio di Sicurezza ha definito l'avvelenamento dell'ex spia russa quanto una "violazione dell'articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite", un "attacco sul suolo inglese". Poi ha chiesto all'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, di compiere le necessarie verifiche su quanto accaduto. Gli Stati Uniti hanno espresso solidarietà al Regno Unito. Secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca, l’avvelenamento rientra in un quadro di "azioni di disprezzo dell’ordine internazionale da parte della Russia che mina la sovranità di altri Paesi e tenta di sovvertire e screditare le istituzioni e il processo diplomatico occidentale"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo aver parlato al telefono con la premier britannica, ha sposato la convinzione di Londra che ci sia Mosca dietro l’avvelenamento con gas nervino dell’ex spia. Una posizione più decisa rispetto a quella avuta finora. Nella conversazione odierna, Macron ha convenuto con la May che "non c’è altra spiegazione plausibile" per quanto avvenuto. "Dall’inizio della settimana, la Gran Bretagna ha tenuto la Francia costantemente informata delle prove raccolte dagli investigatori e degli elementi che dimostrano la responsabilità russa nell’attacco", ha ricordato l’Eliseo, sottolineando che "la Francia condivide l’affermazione britannica che non ci sia altra spiegazione plausibile e rinnova la sua solidarietà al suo alleato. Macron e May hanno convenuto sull’importanza dell’unità europea e transatlantica nella risposta a questo avvenimento" e "resteranno in stretto contatto nei prossimi giorni". Macron ha poi fatto sapere che "nei prossimi giorni la Francia annuncerà le misure che intende prendere".

In

un primo momento dall'Eliseo era trapelata una maggiore freddezza, con il portavoce Bejamin Griveaux che aveva osservato che "solo quando i fatti saranno provati allora sarà arrivato il momento di prendere una decisione".

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