Stato di emergenza, primo sì alla riforma della Costituzione chiesta da Hollande

L'Assemblea nazionale ha approvato l'articolo 1 del disegno di riforma costituzionale voluto per iscrivere nella Costituzione le modalità di ricorso allo stato di emergenza, adottato in Francia dopo gli attentati del 13 novembre 2015

Stato di emergenza, primo sì alla riforma della Costituzione chiesta da Hollande

Poco dopo la strage di Parigi, il 13 novembre scorso, François Hollande promise il pugno di ferro e, per proteggere i cittadini, lanciò una proposta: più poteri alla polizia. Questa misura ovviamente avrebbe limitato le libertà dei cittadini. E subito scoppiò una polemica. Ora dall'Assemblea nazionale francese arriva il primo sì alla "costituzionalizzazione" dello stato di emergenza. Con 103 voti a favore, 26 contrari e 7 astensioni, ieri sera la Camera bassa ha approvato l'articolo 1 del disegno di riforma costituzionale voluto per iscrivere nella legge fondamentale le modalità di ricorso allo stato di emergenza, adottato in Francia dopo gli attentati del Bataclan.

Ma vediamo subito cosa prevede l'articolo: lo stato di emergenza viene decretato dal Consiglio dei ministri, sia "in caso di pericolo imminente che risulti da gravi attacchi all'ordine pubblico" sia "in caso di calamità pubblica", derivante da eventi naturali. Tra gli emendamenti approvati, quello che iscrive nella costituzione il controllo del parlamento sull'adozione delle misure previste per lo stato di emergenza e quello che limita a quattro mesi la prima proroga delle misure, quindi richiede una nuova autorizzazione del parlamento.

I deputati dovranno ora pronunciarsi sull'estensione della revoca della cittadinanza francese per le persone condannate per terrorismo. Questo provvedimento è molto contestato, sia dalla maggioranza sia dall'opposizione.

Domani pomeriggio i deputati si esprimeranno sull'insieme del disegno di legge che il Senato esaminerà a sua volta verso metà marzo.

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