
La strage di Berlino in cui Anis Amri ha ucciso 12 persone lanciandosi con un camion contro chi passeggiava ai mercatini natalizi, fu solo un "incidente stradale".
Lo raccontano al Corriere i genitori di Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne di Sulmona (Pescara) tra le vittime dell'attentato. "Sono insensibili, assenti, disorganizzati, incapaci", si sfogano, dopo aver saputo che una legge del 1985 esclude risarcimenti per i danni causati alle vittime di crimini violenti commessi "con un veicolo a motore o un rimorchio". Proprio come è accatudo lo scorso 19 dicembre.
"Era solare, brillante, amante della vita, impegnata. Voleva un mondo migliore", raccontano ora i familiari di Fabrizia, "Era per l’integrazione, è stata ammazzata da chi non si è integrato". Che ringraziano l'Italia e l'ambasciata italiana: "Disponibili per qualunque cosa, con gli amici di Fabrizia ci hanno assistito continuamente, anche perché non parliamo il tedesco. Abbiamo sentito lo Stato con noi". Al contrario del governo tedesco: "Assente, se si esclude la poliziotta che mi ha prelevato il dna senza dire un parola. Non ci hanno mai contattati, non ci hanno dato un interprete, ci hanno lasciati soli. Abbiamo dovuto chiedere sempre, insistere. Hanno fatto lo stesso con le altre famiglie, anche tedesche", racconta la mamma di Fabrizia, ricordando che il primo contatto dopo la strage da parte delle autorità tedesche è stato il 17 febbraio, quando Joachim Gauck li ha ricevuti a Berlino. E il presidente della Repubblica tedesca è stato costretto a scusarsi con i familiari delle vittime che denunciavano una Germania "inefficiente e incapace, a dispetto della sua immagine internazionale".
Fino allo smacco di oggi: Fabrizia e le altre dieci persone investite da Amri non avranno risarcimento. Per loro ci sarà il fondo tedesco (che conta un totale di 7,5 milioni da dividere con le altre vittime della strada), mentre saranno risarciti i parenti dell'autista polacco ucciso da Amri con una pistola.
"Come si può equiparare quello che è accaduto a un normale incidente stradale?", si sfoga la mamma di Fabrizia, "Ci sentiamo presi in giro da chi non vuole riconoscere di aver sbagliato e non vuole evitare che quello che è accaduto si ripeta in futuro".
per tentare di guadagnarci qualche volgare soldino. Il tutto presentato e, nelle loro intenzioni, legittimato dall'ipocrita finzione
del 'vogliamo giustizia'. Del resto è cosa risaputa: in questi casi si rivendica perché spinti sempre da un superiore anelito. Poco importa che poi quell'anelito batta un sentiero che ha, come approdo finale, il raggiungimento di prosaico denaro.
uno: la legge egli incidenti stradali non prevede risarcimenti per nessuno italiano o tedesco che sia
due: la Merkel non può ammettere il terrorismo ed un'azione terroristica dopo che ha fatto entrare 1.000.000 di schiavi.
semprecontrario: fosse vero ma si sono ammosciati come tutti gli europei!
l'Erasmus porta solo rogna vedi quanti morti in incidenti ed altro! E poi rovina le teste dando un' immagine falsata del mondo! anche perché vale sempre " moglie e buoi" dei paesi tuoi!
Bellissima frase come epitaffio a monito perenne di tutti i buonisti del...kaiser!!
poichè un poliziotto ha eliminato una loro risorsa.
ps. Mamma mia che male quando si batte dove duole il dente !!!
Immaginate se pagano i la vittime di Berlino! E' veramente una vergogna!
Sono proprio dei..........!