Lo striscione choc al Colosseo: "Battisti libero"

Il terrorista Cesare Battisti arriverà oggi in Italia, ma c'è chi non si arrende: "Libertà per lui e per i compagni"

Lo striscione choc al Colosseo: "Battisti libero"

Nonostante il destino di Cesare Battisti sia ormai deciso, c'è chi non si arrende e, anzi, continua a fare del terrorista rosso un eroe ingiustamente perseguitato dalla giustizia. E così ieri sera è apparso uno striscione vergognoso al Colosseo: "Battisti libero, amnistia per i compagni, noi restiamo". Il tutto, ovviamente, accompagnato da una stella a cinque punte rosse. In poche ore lo striscione è stato rimosso e ora sta investigando la Digos.

Ma chi ha messo quello striscione non è solo. Proprio ieri raccontavamo di Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, che diceva all'AdnKronos: "La soluzione logica dovrebbe essere l'amnistia. Nessun elemento di enfasi, di gioia o di solidarietà verso un governo reazionario come quello di Salvini e Di Maio". Pure lo scrittore Christian Raimo ieri diceva: "Ho firmato quattordici anni fa un appello per la liberazione di Cesare Battisti. Ho conosciuto e ho lavorato insieme ai parenti di quelle che sarebbero le vittime di Cesare Battisti, ascoltato il loro dolore. Ho letto alcuni romanzi di Cesare Battisti e non mi sono mai piaciuti. Non ho mai festeggiato per la galera a qualcuno. Per me l'ergastolo andrebbe abolito, per me andrebbero abolite le galere".

Stefano Cavedagna, presidente di Forza Italia Giovani, ha duramente condannato l'accaduto: "Forza Italia Giovani condanna queste pazze proposte di una certa sinistra, che ha sempre, purtroppo, difeso Cesare Battisti, un assassino terrorista comunista che, in nome dell’odio della sua ideologia perversa, ha ucciso persone innocenti. Ricordiamo come, nel 2004, tante firme di sinistra primi tra tutti Saviano e Vauro, chiedevano a gran voce l’amnistia per Battisti, con una petizione pubblica. Ricordiamo che negli anni diversi esponenti della sinistra hanno cullato Battisti come se fosse una loro bandiera. Noi crediamo che Cesare Battisti debba marcire in una galera fino alla fine dei suoi giorni. Ci sono voluti tanti, troppi anni per riportarlo in Italia, perché tutelato dalle amministrazioni comuniste sudamericane, trattato come prigioniero politico, quando non era altro che un pazzo criminale.

Non esiste alcuna forma di garantismo nei confronti di un terrorista assassino comunista, che uccide in nome della sua malata ideologia. Ci piacerebbe vedere il PD e tutta la sinistra prendere le distanze da queste posizioni".

Ma oggi la fuga del terrorista è terminata. Con buona pace dei compagni di oggi e di ieri.

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