Vuole fare sentire la sua voce l'Unione Europea, che se già in passato aveva spesso guardato da vicino alla vicenda giudiziaria e politica di Alexei Navalny, torna ora a commentare quando succede in Russia, a ventiquattr'ore dalla conferma dell'esclusione dalla prossime elezioni dell'oppositore.
Alle prossime presidenziali si presenterà Vladimir Putin, che ha di recente ufficializzato una candidatura su cui mai c'erano stati dubbi, ma non ci sarà Navalny. E se i numeri che sarebbe stato in grado di raccogliere difficilmente avrebbero impensierito la corsa dello Zar verso un nuovo mandato, la preoccupazione di Bruxelles è dovuta però a "seri dubbi sulle condizioni di pluralimo politico in Russia", con l'esclusione di quello che era l'unico candidato d'opposizione con un minimo di credibilità.
Navalny ha sulle spalle una condanna a cinque anni per appropriazione indebita, che però i suoi sostenitori ritengono sia politicamente motivata. "Attenderemo l'esito del processo elettorale", dice dall'Unione Europea Maja Kocijancic, portavoce della Mogherini, mentre il Cremlino è convinto che la decisione della Commissione elettorale contro Navalny non abbia "in alcun modo risvolti negativi sulla legittimità" del voto.
Intanto il blogger e oppositore di
Putin, a cui una sentenza dellaCorte europea per i diritti umani aveva riconosciuto il fatto di non avere avuto "un giusto processo nel 2013", quando fu condannato, ha chiesto ai suoi sostenitori di non presentarsi alle urne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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