In Svezia anche le chiese ​accettano il bancomat

Addio contante: in Svezia persino il Signore accetta la carta di credito e l'obolo 2.0 si paga via app o bancomat

In Svezia anche le chiese ​accettano il bancomat

In Svezia anche il Signore accetta bancomat e carte di credito. Una vera e propria rivoluzione riportata dal sito web finanziario Bloomberg: sono numerose le chiese svedesi che hanno cominciato a raccogliere donazioni tramite app, mentre la cattedrale di Uppsala accetta pure le carte di credito.

Il segnale è chiaro da tempo: il Paese vuole bandire i pagamenti in contanti e le donazioni ecclesiastiche cashless sono solo l'ultimo tassello di una lunga fila di servizi capaci di dire addio a monete e banconote. La maggior parte delle banche da tempo ha smesso di fornire contanti ai suoi clienti e diversi negozi e musei ora accettano solo carte di credito o di debito.

Una nuova filosofia che si ispira a innovazione e tecnologica. Gli svedesi sono stati early adopters di PC e cellulari, mentre le banche del paese sono state rapide a creare carte di credito, di debito e Swish. Si tratta di un sistema di pagamento mobile nato nel 2012 e capace di conquistare metà popolazione in soli 4 anni (5 milioni di utenti a novembre 2016, gli ultimi dati parlano di 5 milioni e mezzo).

E così anche le chiese hanno voluto mettersi al passo coi tempi, traendo grossi benefici : app mobile e pagamenti con carte di credito, infatti, riducono drasticamente il rischio di furti, inoltre è più economico affidarsi a Swish, visto che per depositare grosse quantità di denaro in banca bisogna pagare una commissione.

E l'utilizzo di questo sistema ha permesso di aumentare la quantità di denaro raccolto, perché le donazioni dei parrocchiani non sono più limitate ai pochi spiccioli rimasti in tasca (quando ce ne sono).

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