Esasperato dal pianto della figlia, decide di sigillarle bocca ed occhi con una forte colla, prima di rendersi conto di quanto fatto e fuggire dalla stanza del motel di Odessa (Texas) in cui si trovava con la famiglia, senza far nulla per aiutarla.
La terribile vicenda risale al 16 settembre scorso, e vede protagonista Johnnie Lee Carter, un uomo di 29 anni con alle spalle dei precedenti di violenza domestica ed abusi legati alla sua completa incapacità di gestire gli eccessi d’ira. La piccola vittima di questa tragica follia è la sua bimba, di soli 14 mesi, in preda ad una semplice crisi di pianto.
Fuori controllo ed assolutamente non in grado di fronteggiare una situazione del genere, il 29enne avrebbe dapprima scosso con forza il corpicino della piccola per poi accanirsi su di esso con dei pugni, sferrati all’altezza del petto e della testa. Le violenze del padre hanno portato la bimba a piangere ancora più forte, ed è a questo punto che l’uomo ha deciso di adottare una soluzione definitiva per porre fine a quegli strazianti lamenti.
Dopo aver preso una confezione di colla, il 29enne l’ha spalmata sul viso della figlia, con l’intenzione di sigillarle definitivamente la bocca e gli occhi. Con la piccola in crisi e in preda ad un principio di soffocamento il genitore, temendo che potesse morire, ha preferito fuggire dal motel di Odessa in cui si trovava piuttosto che far qualcosa per aiutarla o chiamare i soccorsi.
È stata la moglie ad arrivare provvidenzialmente sul posto e, grazie anche all’allarme lanciato da alcuni altri ospiti della struttura, sono potuti intervenire in breve tempo i poliziotti ed un’ambulanza. Al loro arrivo gli agenti ed i sanitari hanno trovato una scena raccapricciante, con la bimba in grave crisi respiratoria e in pericolo di vita, ed il fratellino di soli 2 mesi seppellito sotto un cumulo di cuscini e coperte. Grazie al pronto intervento dei medici sul posto la piccola è stata salvata ed è stata trasportata in ospedale, dove ha ricevuto le cure adeguate per una completa guarigione.
Il fuggiasco Johnnie Lee Carter è stato invece individuato a El Paso (Texas), una città a oltre 400 chilometri di distanza da Odessa.
Ed è proprio lì che l’uomo è rimasto, ma dietro le sbarre di una prigione della contea e senza possibilità di uscire dietro pagamento di una cauzione. Per lui l’accusa di gravi lesioni personali rivolte ad un bambino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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