La convention dei delegati repubblicani ha ufficialmente nominato Donald Trump candidato alla Casa Bianca. Si chiude così, a Cleveland (Ohio), una lunghissima campagna elettorale durata un anno e mezzo, con 56 primarie e numerosi tentativi di sgambetto da parte dell'establishment del Grand old party. Il tycoon ha battuto 16 concorrenti ottenendo la nomination del Gop con 1.725 delegati su 2.472 (il 69,8%).
Il conteggio dei voti per chiamata (Stato per Stato), necessario per ratificare la nomina, non ha presentato sorprese, dal momento che erano state escluse le "obiezioni di coscienza" (il voto dei delegati svincolato dal mandato ricevuto dagli elettori del proprio Stato). Allo Stato del candidato, New York (89 delegati), l'onore di portare Trump al trionfo, superando la fatidica soglia dei 1.237 delegati necessari. A "lanciarlo in vetta", Donald Jr, figlio maggiore del magnate, affiancato dal fratello Eric, dalla sorella Ivanka e da Tiffany, nata dalla seconda moglie di Trump, Marla Maples. Erano tutti visibilmente emozionati. "E' un onore lanciare Donald Trump in vetta con 89 delegati. Congratulazioni papà: ti vogliamo bene", ha detto Donald Jr., visibilmente commosso nel sancire, formalmente, l'impresa del padre (guarda il video).
Lo speaker della Camera e presidente della convention, Paul Ryan, che nel 2012 corse come vice nel ticket con Mitt Romney, ha annunciato la vittoria di Trump, ufficializzando il ticket con il governatore dell'Indiana, Mike Pence, nominato candidato vice presidente per acclamazione. "Che ne dite di unificare il partito in questo cruciale momento... passando all'offensiva", ha esortato Ryan, per "competere in ogni parte d'America per ogni singolo voto. Solo con Donald Trump e Mike Pence possiamo avere la chance di qualcosa di meglio", ha detto lo speaker della Camera, prendendo di mira Hillary Clinton. Ed è stato questo l'ingrediente giusto per infiammare i delegati. Così tutti gli interventi, da Ryan al governatore del New Jersey, Chris Christie, fino a Donald Jr, hanno seguito il copione. "Se volete sapere che tipo di presidente sarà - ha detto Donald Jr - allora lasciatemi spiegare come mio padre ha condotto i suoi affari passando la sua carriera con la gente comune... noi non abbiamo imparato dagli Mba ma dalle persone con dottorato in senso comune".
Sul palco è salita anche la 22enne Tiffany Trump. Nel suo intervento ha sottolineato una delle doti a suo dire maggiori del padre, motivare le persone: "Per me il valore di un genitore si fonda su quanto è in grado di supportarti e sostenerti nei momenti difficili".
Anche Ben Carson, ex rivale di Trump nella corsa per la nomination, ha preso di mira Hillary. Coloro che pur di non eleggere Trump hanno dichiarato di voler votarer Clinton, ha detto il neurochirurgo in pensione, "non usano il cervello che Dio ha loro donato. Questa elezione non riguarda Trump o ogni altro politco ma la gente che reagisce per riprendersi l'America". Fuori dalla Quicken Loans Arena sono continuate anche ieri manifestazioni di protesta, con il numero degli arrestati salito, da domenica, a quota cinque.
Trump esulta: "Vinceremo"
"Oggi è un giorno molto speciale - ha detto Trump in un video di 3 minuti proiettato sui mega schermi della Quicken Loans Arena -. Non lo dimenticherò mai. Insieme abbiamo raggiunto questo storico traguardo, con il più ampio numero di voti della storia del partito repubblicno. Questo è un movimento e dobbiamo andare fino in fondo. Sono davvero onorato di essere stato nominato per la presidenza. Non vedo l'ora di condividere le mia considerazioni con voi giovedi", ha sottolineato Trump anticipando alcuni temi del suo discorso di chiusura convention, dal rafforzamento delle frontiere alla lotta all'Isis.
Ha poi definito "un onore correre con Mike Pence. "E' un grande uomo e sarà un grande vice presidente. Abbiate una fantastica serata. Ci vediamo domani sera e giovedì sera - ha concluso - e a novembre vinceremo" (guarda il video).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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