Turchia, condannati gli agenti accusati di aver ucciso un manifestante di Gezi Park

Dieci anni di carcere per i due poliziotti ritenuti responsabili della morte del 19enne Ali Ismail Korkmaz

Turchia, condannati gli agenti accusati di aver ucciso un manifestante di Gezi Park

Arrivano le prime condanne per i fatti di Gezi Park. La Corte della città turca di Kayseri ha condannato a 10 anni di prigione l'agente di polizia Yalcin Akbulut e a 10 anni e 10 mesi Mevlut Saldogan per l'omicidio di Ali Ismail Korkmaz, 19enne ucciso nella città di Eskisehir il 2 giugno 2013, durante le proteste nella città di Istanbul. Le sentenze, però, sono molto più leggere rispetto all'ergastolo chiesto dall'accusa: Saldogan era accusato di omicidio premeditato mentre Akbulut di aver inflitto gravi lesioni personali che hanno provocato la morte della vittima. Il 19 enne Ali Ismail Korkmaz era deceduto in ospedale dopo essere stato colpito alla testa e prima di morire, aveva raccontato agli inquirenti di essere stato picchiato da cinque o sei persone in abiti borghesi e armate di mazze e bastoni.

In piazza c’erano i "vandali" come li aveva definiti il premier turco Erdogan. Eppure, i manifestanti di Gezi Park, il 28 maggio 2013, hanno dato vita a una protesta che rimarrà per sempre nella storia della Turchia. Tutto è cominciato quando un piccolo gruppo di ecologisti si è schierato davanti alle ruspe che volevano radere al suolo i seicento alberi a ridosso di piazza Taksim ad Istanbul. La reazione violenta della polizia ha innescato un moto di indignazione in tutta la Turchia e Gezi Park è diventata il simbolo della protesta non violenta.

Nelle proteste di Gezi Park sono morte sei persone: Mehmet Ayvalitas, Abdullah Comert, Ali Ismail Korkmaz, Ethem Sarisuluk, Medeni Yildirim e Ahmet Atakan. Il 20enne Mehmet Ayvalitas è stato la prima vittima delle proteste.

Ayvalitas era stato investito da un taxi ad Istanbul il 2 giugno del 2013. Lo stesso giorno era stato ucciso Ethem Sarisuluk, ad Ankara. Il 22enne Abdullah Comert era morto invece il 3 giugno ad Antiochia nella provincia meridionale di Hatay, anche lui dopo un colpo alla testa.

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