Dopo accese polemiche che avevano suscitato un grande dibattito nell’opinione pubblica, si è dimesso James Troiano, giudice 69enne del New Jersey, che aveva prosciolto un giovane che aveva stuprato una minore perché considerato un bravo studente di buona famiglia".
La sentenza aveva scatenato le proteste dei legali della vittima e dei movimenti per la difesa delle donne. L'episodio contestato al ragazzo risale al 2012. Nel corso di una "pigiama party" il giovane, allora minorenne, aveva abusato di una sua amica di 16 anni priva di lucidità a causa dell’assunzione di alcol. La violenza era stata ripresa con il cellulare.
Non appagato della sua azione criminale, il ragazzo aveva inviato il video ai compagni, accompagnandolo dall’orrendo commento: "Quando la tua prima volta è uno stupro".
Video e frase come una prova evidente, ma non per il giudice che aveva insistito sul fatto che una sentenza di condanna avrebbe "pregiudicato il futuro di un bravo studente cresciuto in una buona famiglia". Troiano aveva anche sottolineato che non erano state usate armi per costringere la vittima a subire l’abuso.
Le frasi erano state messe nero su bianco nella sentenza di quattordici pagine, depositata l'anno scorso, con cui il giudice aveva dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dell'allora minorenne.
Troiano era
in pensione dal 2012 ma aveva continuato a svolgere le sue funzioni part-time. Dopo lo scoppio della polemica, da più parti gli è stato chiesto di dimettersi. Cosa che il giudice, ormai nell’occhio del ciclone, ha fatto.
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