Bombardamenti e accordi. È il doppio binario su cui viaggia l'azione della Russia in Siria e in tutto il Medio Oriente. Serghiei Lavrov, ministro degli Esteri russo ha detto oggi che tra pochi giorni entrerà in vigore un accordo tra Mosca e Washington per evitare incidenti aerei sui cieli della Siria. Lo scorso sabato infatti sue caccia si sono quasi sfiorati. Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa ha detto che nella giornata si sabato un Su-30CM si è avvicinato a 2-3 km di distanza a un aereo miliare americano. "Lo scopo - ha spiegato Konashenkov - era di identificare l'aereo non di impaurirlo".
Non solo. Mentre l'intesa con gli Usa "è praticamente raggiunta", la Russia cerca nuovi alleati come l'Arabia Saudita, la Turchia e gli altri Paesi della regione. "Siamo pronti alla collaborazione più stretta, affidabile e pratica con tutti i paesi della regione, compresa l'Arabia Saudita" ha detto il ministro che ha poi aggiunto: "Lavoriamo anche con i nostri vicini turchi. Si praticamente con tutti quelli che in un modo o nell'altro sono preoccupati per ciò che accade in Siria".
Sul fronte degli interventi diretti, intanto, Mosca rimarrà solo in Siria. La Russia, fa sapere ancora Lavrov "non ha ricevuto richieste e formali di interventi militari contro l'Isis da parte di Stati terzi" ma se arriveranno e se Putin sarà d'accordo non si escludono nuovi interventi, ha concluso il ministro intervenendo alla Duma, il parlamento russo.
Intanto la campagna di Mosca contro terroristi e Stato Islamico continua.
Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca ha detto che l'aviazione russa ha colpito circa 40 raid contro l'Isis nelle ultime 24 ore. Secondo il comando russo gli attacchi hanno colpito le provincie di Aleppo, Idlib, Latakia, Hama e Deir el-Zor.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.