Ha lasciato l'ospedale ieri Jovanna Calzadillas, una delle molte persone ferite nella strage di Las Vegas, la più letale nella storia moderna degli Stati Uniti, dopo avere trascorso più di tre mesi attaccata alle macchine, sospesa tra la vita e la morte.
La donna, ricoverata all'Istituto neurologico Barrow, ha recuperato molto bene, in quello che i medici hanno definito come un miglioramento che ha un qualcosa di miracoloso e che le permetterà di riabbracciare i figli e il marito.
La notte della strage Jovanna e il marito Frank, ufficiale di polizia alla Salt River Police, non lontano da Phoenix, erano al Route 91 Harvest Festival, la manifestazione presa di mira da Stephen Paddock, per celebrare il ritorno di lui da un turno in Afghanistan con l'aviazione.
Portata in condizioni disperate al Centro medico universitario di Las Vegas, la Calzadillas era stata subito attaccata alle macchine, mentre i medici decidevano se spegnere il supporto vitale.
A salvarla la caparbietà del marito, che raccontò di averla vista in sogno."Una parte di me è cambiata la notte del primo ottobre - ha detta in una conferenza stampa ai giornalisti la donna - e anche se non sarò la stessa Jovanna, tornerò forte".
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