Parigi - Il partito neogollista Ump e la destra lepenista del Front National cantano vittoria dopo il rinnovo della metà dei membri del Senato francese avvenuto ieri. L'Ump e gli alleati dell'Udi conquistano la maggioranza assoluta togliendola ai socialisti del presidente François Hollande in piena crisi, ma anche Marine Le Pen può esultare perché per la prima volta in assoluto il suo movimento è riuscito a eleggere due senatori.
Si tratta di una elezione indiretta che avviene ogni tre anni, e che è riservata agli 87.500 consiglieri regionali e comunali di tutta la Francia. Nel 2011 l'Ump aveva perso per la prima volta dal 1958 la maggioranza al Senato, ma era prevedibile che la riconquistasse dopo la batosta subita dai socialisti nelle elezioni municipali di sei mesi fa. I dati sono parziali e mancano del tutto i Territori d'Oltremare, ma con gli almeno 16 seggi guadagnati da Ump e Udi la maggioranza assoluta al centrodestra è garantita (il Ps aveva una maggioranza di sette seggi su un totale di 348).
Anche se il Senato pesa molto di meno dell'Assemblea generale sul processo legislativo, per il presidente socialista la perdita della Camera alta segna una terza sconfitta dopo quelle patite nelle elezioni municipali e in quelle europee. Contro il Ps potrebbe anche aver pesato il controverso progetto di ridurre le regioni da 22 a 13, impopolare tra gli amministratori locali che così perderebbero un numero significativo di poltrone.
Il capogruppo socialista al Senato, Didier Guillaume, ha ammesso la sconfitta ma si è difeso sottolineando che «non c'è stata la marea blu» (il colore dell'Ump) pronosticata alla vigilia. Tra gli sconfitti «eccellenti» della sinistra, tuttavia, si contano nomi di rilievo. Per esempio quello di Jean Pierre Michel, che a nome del Psf era stato relatore in Senato della legge «marriage pour tous» che aprendo alle nozze tra omosessuali ha scatenato la rivolta di una parte maggioritaria dell'opinione pubblica francese. Ma è stato «trombato» anche Jean-Michel Baylet, presidente del partitino fiancheggiatore dei Radiclai di Sinistra. Stessa fine ha fatto Bernard Combes, sindaco di Tulle e uomo molto vicino a François Hollande.
Toni entusiastici, invece, al quartier generale del Front National. La leader del partito, Marine Le Pen, ha parlato di «una grande vittoria, una vittoria assolutamente storica».
«Non ci sono più assemblee in Francia vietate al Front National, non ci sono più assemblea senza patrioti, questo fa presagire delle elezioni molto buone», ha detto Le Pen, riferendosi alle elezioni locali che si terranno in futuro.I due neosenatori lepenisti sono David Rachline e Stéphane Ravier. Rachline, che ha solo 26 anni, può vantare un primato assoluto, quello del più giovane eletto nella storia del Senato francese.
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