Washington oggi è una fortezza

Ingenti misure di sicurezza per il giuramento del presidente: 28mila agenti, migliaia di chilometri di transenne, blocchi stradali, barricate sulla strada e camion carichi di sabbia. Previste numerose proteste contro Trump

Washington oggi è una fortezza

La capitale degli Stati Uniti normalmente è molto sorvegliata, per la presenza sul proprio territorio delle massime cariche istituzionali. Ma il giorno dell'insediamento del nuovo presidente lo è, per ovvie ragioni, ancor di più. Washington D.C. si trasforma in una vera e propria fortezza per il giuramento di Donald Trump sui gradini del Campidoglio, un evento che attirerà oltre un milione di visitatori. Secondo alcune stime saranno almeno 250mila quelli che contesteranno il presidente repubblicano.

Fin dalla sua discesa in campo, per le primarie del partito repubblicano, Trump si è contraddistinto per una comunicazione politica molto aggressiva, con battute irriverenti e commenti pesanti. Tutto faceva parte del personaggio, decisamente controcorrente e anti sistema: anche questo l'ha aiutato a vincere le elezioni. Ma è sin troppo chiaro che questo atteggiamento ha contribuito ad esasperare i suoi oppositori, e questo forte contrasto desta ora molte preoccupazioni.

Gli contestano le frasi offensive sulle donne, sui migranti e i musulmani, l'intenzione di abrogare la riforma sulla sanità, conosciuta come Obamacare, la volontà di costruire un muro al confine con il Messico. Al contrario i suoi sostenitori ne ammirano l'esperienza negli affari, la fortuna nel campo immobiliare, e lo vedono come un "outsider" della politica, in grado di portare a Washington una ventata di freschezza.

Il segretario uscente per l'Homeland Security, Jeh Johnson, ha fatto sapere che la polizia controllerà e cercherà di separare i gruppi pro e contro Trump. "La preoccupazione è che alcuni di questi gruppi sono pro-Trump, altri sono con-Trump, e non possono restare nello stesso spazio", ha dichiarato Johnson all'Msnbc. Circa 28mila addetti alla sicurezza, migliaia di chilometri di transenne, blocchi stradali, barricate sulla strada e camion carichi di sabbia faranno parte del cordone di sicurezza su 3 miglia quadrate (almeno 8 chilometri quadrati) del centro di Washington. La protesta più attesa è senza dubbio quella della Marcia delle donne prevista sabato, a cui parteciperanno circa 250mila persone. Altre centinaia di proteste collaterali sono in programma in tutto il Paese. A New York, intorno alle 18, il sindaco Bill de Blasio, il regista Michael Moore e gli attori Mark Ruffalo e Alec Baldwin, che sul "Saturday Night Live" imita Trump, daranno vita a una grande manifestazione fuori dal Trump International Hotel e dalla Trump Tower.

A Washington arriveranno anche centinaia di attivisti a difesa della legalizzazione della marijuana e per protestare contro la nomina di Jeff Sessions a procuratore generale, ex senatore repubblicano dell'Alabama molto critico con il consumo di marijuana.

Il manifestanti prevedono di distribuire 4.200 spinelli alla cerimonia e di invitare i partecipanti ad accenderli. Il possesso di piccole quantità di marijuana è legale a Washington, ma non il consumo in pubblico.

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