Montagna, il Consiglio lombardo: "No a nuove leggi"

È la posizione assunta dal Consiglio regionale della Lombardia che, nella sua ultima seduta della legislatura, ha approvato in modo bipartisan una mozione urgente

Per evitare incidenti in montagna non servono nuove leggi, ma è necessario «far applicare con energia le norme già in vigore». È la posizione assunta dal Consiglio regionale della Lombardia che, nella sua ultima seduta della legislatura, ha approvato in modo bipartisan una mozione urgente presentata dal consigliere del Pd, Carlo Spreafico.
Nel documento si sollecita innanzitutto la giunta della Lombardia a far rispettare le regole già esistenti, ma si chiede anche di attivarsi presso il Governo perchè questo eviti di adottare, anche sulla scia degli incidenti in montagna che hanno funestato lo scorso fine settimana, «provvedimenti emotivi privi di efficacia reale, ma punitivi e proibitivi per chi ama la montagna e la sua economia».
Nella mozione Spreafico sottolinea come la montagna sia un patrimonio essenziale per la Lombardia e ricorda che la sua gestione è di competenza della Regione, tanto che «le recenti leggi e regolamenti approvati in Lombardia hanno sempre messo al centro la sicurezza degli escursionisti e degli sportivi quale condizione prioritaria per la frequentazione della montagna».


«Solo attraverso un costante lavoro di formazione culturale e professionale rivolto agli appassionati di montagna - si legge poi nel testo - da parte delle associazioni e degli enti specializzati e l'applicazione delle leggi esistenti da parte degli organi competenti, si può ridurre il numero di incidenti».

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