Adesso si è messo anche Ranieri: servono rinforzi. L’anno scorso Moratti l’avrebbe presa male. Quest’anno oppone sorrisetti imbarazzati. L’Inter sta tentando la rimonta, il tecnico gli ha fatto sapere che occorre gente veloce (se perfino l’allenatore è costretto a dirlo....) e il presidente ancora una volta ha buttato la palla in calcio d’angolo. «Giocatori veloci? Vedremo, penso che in questa squadra ci sia un po’ di tutto in una rosa così ampia. Penso che Ranieri abbia in mente qualcosa di specifico: cercheremo di capire».
I due si sono sentiti per telefono dopo Cesena-Inter, oggi un nuovo round. Nel caso serva un’appendice, è prevista per domani sera a San Siro dopo la partita con il Lecce. Summit e chiacchiere in libertà faranno tutt’uno. Moratti stavolta sembra più determinato alla continuità, ovvero mantenere l’austerità. Ranieri sta diventando più incalzante e il presidente non si sente di negare l’evidenza, ma ha già chiarito, in società, che quest’anno deve rispettare soprattutto le esigenze di bilancio e non ha la disponibilità del solito tesoretto per gli acquisti d’emergenza. Quest’anno l’azienda di famiglia deve far fronte alla crisi generale, non a quella dell’Inter.
La rimonta nerazzurra, 15 punti in 6 giornate, rischia di far perdere l’occhio sulla realtà che propone un duplice obbiettivo: l’Inter deve provare ad inserirsi fra le prime tre della classifica per salvare la posizione Champions e relativi introiti. La seconda dice che la squadra non è così solida per reggere tutto un girone di ritorno senza far passi indietro. L’anno passato Moratti acquistò Pazzini, Ranocchia, Kharja e Nagatomo. Quest’anno arriverà il brasiliano Juan Jesus dell’Internacional de Porto Alegre, 19 anni, tante speranze e un costo abbordabile (3,8 milioni di euro) ma poco altro: il genoano Kucka è in stand by e anche ieri Moratti ha evitato la risposta diretta. «Non so come stanno le cose. Chiederò ai miei». Tradotto: non mi ispira, vediamo che fare. Radio mercato parla di Lucas l’altro brasiliano, l’attaccante del San Paolo, ma costa troppo. Namanja Vidic, il difensore del Manchester United, è invece un’idea per il mercato di giugno.
In realtà il progetto di Moratti prevede una ristrutturazione globale a giugno. Oggi i giocatori che piacciono costano troppo, quelli più abbordabili non esaltano la fantasia del presidente che, in questi casi, si rifugia sempre dietro la frase d’ordinanza: «Abbiamo una rosa vasta e ottimi giocatori». Ma non ci crede più neppure lui. Fatti i conti, resterà Milito: tutti sperano che ricominci a segnare.
Sneijder rischia di non essere più vendibile a causa dei troppi infortuni. E a nessuno è sfuggito che tenersi l’olandese non è stato un affare. Ma l’avevano capito anche Manchester e Chelsea, le uniche squadre che potevano fare un favore all’Inter.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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