Prima di morire per la sua fisarmonica, Giuseppino salvò un’anziana dalle bombe

Caro dr. Lussana, dopo la pubblicazione della storia di Giuseppino Caffarena, il ragazzo che durante il bombardamento di Bogliasco, il 17 luglio 1944, morì sotto le macerie per ricuperare la sua fisarmonica, ho ricevuto la telefonata del sig. Giulio Tesi, un lettore del Giornale. Ed il signor Tesi mi ha raccontato che, avendo abitato a Bogliasco sino al 1950, visse direttamente anch’egli la tragedia del bombardamento. Conosceva anche Giuseppino, un po’ più grande di lui. Ebbene, mi ha anche raccontato che tra la prima e la seconda incursione aerea, in quei venti minuti di tempo, Giuseppino, nei pressi di casa sua si prodigò da solo per estrarre dalle rovine di una casa appena bombardata un’anziana signora gravemente ferita. Giulio Tesi era presente e ricorda benissimo l’abnegazione ed il coraggio di questo ragazzo in quel frangente. Forse, dice Tesi, la signora si chiamava di cognome Infusine ed era siciliana.

Dopo di che, con l’arrivo della nuova incursione, come sappiamo, Giuseppino corse a prendere la sua fisarmonica, e non tornò più. Poco prima di morire aveva compiuto un suo ultimo gesto di solidarietà.
Ringrazio il signor Tesi per questa testimonianza che completa la commovente storia.

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