La rissa, le urla poi uno sparo: così è stata uccisa nell'assalto Ashli Babbitt

Ashli Babbitt è la prima vittima, accertata, morta ieri durante gli scontri tra i supporter di Trump e le forze dell'ordine all'interno del Campidoglio. Era una veterana dell'aeronautica

La rissa, le urla poi uno sparo: così è stata uccisa nell'assalto Ashli Babbitt
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È stata identificata una delle vittime dell'incredibile assalto al Campidoglio di ieri sera. Si chiamava Ashli ​​Babbitt ed è una veterana dell'aeronautica californiana supporter di Donald Trump e seguace della teoria cospirazionista di qAnon. Era sposata e viveva vicino a San Diego, come confermato dal marito Aaron ai media americani "Sono devastato. Nessuno di Washington ha informato me mio figlio e l'abbiamo scoperto dalla Tv", ha sottolineato al Post la madre del marito, Robin Babbitt. Tutto è "piuttosto surreale", ha aggiunto il fratello di Aaron, Justin. "È difficile, perché non siamo stati ufficialmente informati". Come mostrano i video pubblicati su Twitter e su altri canali social, Ashli Babbitt è stata colpita da una pallottola durante il caos all'interno del Campidoglio. Le riprese video hanno catturato il suono dello sparo e mostrano la donna accasciarsi sul pavimento. La scena intorno a lei è caotica. Le persone si scontrano, urlano, cercano di entrare nella Camera attraverso la porta. All'improvviso, senza preavviso, ci sono spari. Si sente uno sparo e Ashil Babbitt cade a terra. Le persone nel corridoio urlano. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata colpita dalla polizia del Campidoglio, secondo fonti delle forze dell'ordine riportate dal New York Post.

Sui social il marito l'ha descritta come "una grande patriota" e una "grande sostenitrice di Donald Trump". Come sottolinea l'anchorman di Fox News, Tucker Carlson, cosa possiamo imparare da questo? "Non è sufficiente definirla una tragedia. Immagina per un secondo che Babbit fosse tua figlia. L'ultima volta che le hai parlato, si stava dirigendo a Washington per una manifestazione politica. Adesso è morta. Non le parlerai mai più. Questo è quello che stiamo guardando" ha osservato ieri. "La violenza politica genera violenza politica" spiega. "Questa è una legge ferrea. Dobbiamo essere contrari, non importa chi commette la violenza o con quale pretesto, non importa quanti demagoghi egoisti ci assicurino che la violenza è giustificata o necessaria. Abbiamo il dovere di opporci a tutto questo, non solo perché la violenza politica uccide i figli degli altri, ma perché alla fine non funziona".

Ashli ​​Babbitt era tra i sostenitori di Donald Trump entrati ieri all'interno del Campidoglio, costringendo le autorità preposte a sospendere la seduta in corso.

In conferenza stampa il capo della polizia di Washington, Robert Contee, aveva spiegato che la vittima, militare in congedo, è stata colpita all'interno della sede del Congresso da un agente. Sulla sua morte è stata aperta un'inchiesta, ha spiegato Contee.

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