F1, Sainz si sente male in Arabia Saudita, cosa è successo al pilota Ferrari

Durante le interviste coi media del mercoledì pomeriggio sul circuito di Jeddah, il pilota spagnolo si è sentito male ed è dovuto tornare in albergo. La Ferrari rassicura tutti ma non si sa molto sullo stato di salute di Sainz. Intanto si guarda con preoccupazione alla McLaren e al problema dell'aria sporca

F1, Sainz si sente male in Arabia Saudita, cosa è successo al pilota Ferrari
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L’avvicinamento della scuderia al prossimo Gran Premio dell’Arabia Saudita inizia con una preoccupazione per il pilota che si era comportato meglio in Bahrain pochi giorni fa. Con un comunicato stringato, infatti, la Ferrari ha comunicato che Carlos Sainz, presente sul circuito della Corniche per parlare con i media specializzati, non si è sentito bene ed è dovuto tornare in albergo. Nessun dettaglio ulteriore è stato fornito sulle condizioni del pilota iberico ma l’addetto stampa delle Rosse sembra sicuro che domani potrà prendere parte alle prove libere. Vediamo quindi cosa è successo e come si presenta la Ferrari al secondo appuntamento della stagione di Formula 1

Bocche cucite e pochi dettagli

Dopo esser salito sul gradino più basso del podio sul circuito di Yas Marina, Sainz si era presentato regolarmente nel paddock per parlare con i media, come previsto dal rigido calendario della Formula 1. A quanto pare, però, dopo aver rilasciato qualche dichiarazione alla stampa, non si è sentito bene ed è stato costretto a tornare in albergo per riposarsi. I responsabili della comunicazione della Ferrari hanno rassicurato i tanti giornalisti presenti a Jeddah dicendo che “gli appuntamenti fissati per mercoledì saranno recuperati giovedì mattina” ma senza fornire dettagli sulle condizioni del pilota spagnolo.

Da quanto si è potuto sapere dagli inviati in Arabia Saudita non si tratterebbe che di un lieve malore ma la cosa non è certo rassicurante, visto che, nonostante la gara si terrà in notturna, il calore e l’umidità all’interno degli abitacoli delle monoposto sarà molto elevato. Se Sainz non fosse al meglio fisicamente, gli ultimi giri potrebbero rivelarsi un calvario. Al momento, però, l’unica cosa possibile è aspettare le libere di giovedì sera e verificare di persona le condizioni del ferrarista.

Sainz: “Occhio alla McLaren”

Prima di lasciare il circuito Sainz aveva parlato a qualche mezzo di informazione, rivelando come il pilota Ferrari sembri guardarsi alle spalle con una certa apprensione. La McLaren è riuscita ad andare a punti con entrambe le monoposto in Bahrain, nonostante la pista non fosse tra quelle che sfruttano meglio le caratteristiche della MCL38. Per questo Sainz si era detto preoccupato dalla competitività della scuderia di Woking: “Vediamo prima quali saranno le differenze. Arriviamo con la nuova monoposto quindi dovremo verificare dove saranno le varie scuderie. Mi aspetto comunque che la McLaren, che l’anno scorso sui circuiti veloci ha fatto benissimo, sarà molto competitiva. D’altro canto, però, anche noi abbiamo migliorato l’aerodinamica alle alte velocità, quindi faremo meglio”. Il numero uno della McLaren Lando Norris sembra d’accordo col ferrarista: “Un circuito misto, con alte velocità e tratti medi, normalmente ci va bene ma abbiamo ancora parecchi dettagli da mettere a posto. Certo è più adatto alle nostre caratteristiche, quindi speriamo di fare meglio. La nuova monoposto è molto diversa da quella dell’anno scorso ma, in generale, siamo ottimisti.

Norris GP Saudi Arabia

Prima di lasciare il circuito, Sainz si era detto preoccupato dalla cosiddetta “aria sporca”, le tante turbolenze generate da una vettura nei confronti di chi prova un sorpasso. Le modifiche aerodinamiche introdotte quest’anno, con il ritorno dell’effetto suolo, potrebbero rimescolare le carte. Sainz ha ammesso che, negli ultimi giri del Gp del Bahrain, ha faticato ad avvicinarsi a Perez: “Quando sei a due, tre secondi, hai tutta l’aria sporca ma nessuno dei vantaggi della scia o del Drs, il che è un problema. Fossi stato più vicino o magari cinque secondi dietro, con le gomme dure avrei potuto sfruttare al massimo la mia vettura ma quando sei in quell’intervallo, è tutto molto difficile”.

Lo stesso Perez si è detto preoccupato da questo effetto, specialmente in piste cittadine veloci come Jeddah o Baku e di come, nonostante il rilassamento dei limiti al Drs approvato quest’anno per facilitare i sorpassi, questo potrebbe degradare ulteriormente le gomme nel finale. Vedremo a partire dalle libere di giovedì se questo nuovo problema riuscirà a rendere più interessante la stagione della Formula 1.

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