Prova Citroën C1 MY14

Cugina di Peugeot 108 e di Toyota Aygo, la nuova C1 e’ lunga 3,46 m: 2 cm piu’ del vecchio modello e pesa 840 kg.
Disponibile sia in versione 3 sia 5 porte, la C1 può essere dotata di verniciatura bicolore e di tetto ripiegabile in tela mentre il bagagliaio ha ora una capacità che va da 196 litri a 780.
Sotto il cofano della nuova C1 trovano spazio due motorizzazioni, entrambe 3 cilindri in linea alimentate a benzina: 1.0 12V VTi da 68 cv, abbinata a un cambio manuale a 5 rapporti oppure a un’unità elettroattuata a 5 marce (ETG5), e 1.2 12V VTi PureTech da 82 cv e 116 Nm (11,8 kgm). Propulsore che anche grazie al peso della vettura contenuto garantisce uno scatto da 0 a 100 km/h in 11 secondi netti a fronte di una percorrenza media di 23,3 km/l e di 99 g/km di CO2.

Nella guida la C1 dimostra di essere migliorata decisamente rispetto al passato: le nuove sospensioni controbuiscono a creare un ottimo feeling con il volante e danno la sensazione che la più piccola di Casa Citroen “copi” bene le irregolarità dell’asfalto e resti incollata alla strada.
L'unità 1.0 tre cilindri da 68 cavalli vince la sfida dei consumi con un dato record dichiarato di 3,8 litri per percorrere 100 km. Il tre cilindri 1.200 da 82 cavalli però ha uno spunto migliore.

L’abitacolo sorprende quanto ad abitabilità e per la ricchezza delle dotazioni, che possono annoverare, tra l'altro, telecamera in retromarcia, climatizzatore automatico, chiave a transponder, accesso hands free all’abitacolo, avviamento a pulsante, finiture bicolore e interni in pelle, touchscreen da 7” e massima interattività con gli smartphone mediante la connettività Bluetooth.

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