Nonostante i dubbi della vigilia, nemmeno il veloce tracciato cittadino arabo riesce a cambiare una stagione che sembra già segnata. Nonostante partisse dal quindicesimo posto, il campione del mondo Max Verstappen mette l’ennesima rimonta, segno di una superiorità quasi imbarazzante da parte della Red Bull. L'olandese però non riesce a fare meglio del compagno di squadra Sergio Perez, alla quinta vittoria in carriera. Una doppietta perentoria che lascia poco spazio a recriminazioni.
A parte nei primi giri, quando l’Aston Martin del solito Fernando Alonso se l’è battuta ad armi pari con Perez, è bastata una bandiera gialla per compattare il gruppo e dare il via all’assolo della Red Bull. Le Ferrari? Assenti ingiustificate, con l’ennesima prestazione scialba che certo non farà sorridere nessuno a Maranello. Le Rosse non sono sembrate in grado di impensierire né le Mercedes né le Aston Martin, finendo sconsolatamente fuori dal podio.
La gara
Dopo la doppietta in Bahrain, tutto puntava ad una replica della Red Bull ma a complicare le cose ci si sono messi i problemi tecnici. Prima fila quindi inconsueta, con i due contendenti potenziali al titolo che sono costretti a partire molto indietro. Se la sostituzione della centralina aveva condannato Charles Leclerc al pesante meno dieci sulla griglia di partenza, i problemi alla trasmissione di Max Verstappen lo hanno costretto ad arretrare fino alla quindicesima posizione.
Le rispettive strategie delle squadre sono quindi rivoluzionate, con la Ferrari indecisa sulla scelta tra allungare quanto più possibile il primo stint o riservare le gomme dure più avanti. Le speranze della Rossa sono quindi riposte in Carlos Sainz, che partirà dietro all’Aston Martin di Fernando Alonso e alla Red Bull di Perez. Più indietro Hamilton, pronto ad approfittare dei possibili errori degli avversari per tornare a dire la sua.
Avanti Perez, errore Alonso
Partenza già decisiva, con la rincorsa verso la prima chicane che vede il tentativo di Perez di chiudere il pimpante Alonso, partito decisamente bene. L’ex ferrarista riesce a mettere il muso davanti alla Red Bull mentre il duello tra Russell e Sainz vede vincente la Mercedes. Partenza poco efficace quella del ferrarista che in poco più di un giro viene scavalcato anche dall’Aston Martin di Lance Stroll. Dietro strategia conservativa sia di Verstappen che di Leclerc, preoccupati più che altro di evitare incidenti che potrebbero compromettere la gara di entrambi. Il primo colpo di scena della gara arriva dopo pochi minuti, con la direzione di gara che infligge cinque secondi di penalità al leader Alonso per un errore davvero marchiano: lo spagnolo infatti ferma la sua monoposto più avanti del marker sull’asfalto.
Al quarto giro Perez riesce a scavalcare l’ex ferrarista, costretto ad una strategia più conservativa dalla prospettiva della penalità al prossimo pit-stop. Dopo un weekend poco convincente, le Ferrari sembrano ancora in difficoltà: sia Sainz che Leclerc riescono però a migliorare col tempo, riuscendo a rimanere a contatto con il treno di testa nel primo caso e a mettersi dietro Hamilton nel secondo. Verstappen, però, inizia a macinare giri buoni e rendersi sempre più pericoloso. La Mercedes non è in grado di reggere il passo della Red Bull e il campione del mondo si mette dietro Hamilton sul rettilineo.
La bandiera gialla rimescola tutto
Il primo colpo di scena arriva attorno al 19° giro, quando la Aston Martin di Lance Stroll si ferma sul circuito, costringendo la direzione a sventolare la bandiera gialla. Le due Ferrari, che avevano già effettuato la prima sosta al 16° e 17° giro, ne possono approfittare. Il gruppo si ricompatta, rimescolando completamente le strategie dei vari team. La pit lane si apre subito, consentendo a Verstappen di scavalcare le Ferrari. La sosta fa bene anche ad Alonso, che può scontare la penalità senza troppi problemi.
Alla ripresa delle ostilità, davanti Perez, con Alonso e Russell che tengono dietro il solito Max Verstappen. Ad approfittarne, però, è Hamilton, che ha potuto mettere le medie. Il britannico è subito dietro a Carlos Sainz ed il ferrarista fa il possibile per tenerlo dietro. Alla fine, però, è costretto ad alzare bandiera bianca tra la curva 2 e 3. Il più scatenato, però, è il campione del mondo, che mette un passo insostenibile per tutti i rivali. Russell prova a dare una mano al compagno di squadra e fa l’impossibile per tenerlo dietro. Gara che diventa davvero apertissima, con la lotta per il podio che si infiamma. La resistenza dell’alfiere della Mercedes dura però molto poco: al 24° giro Verstappen si prende il terzo posto. Neanche un giro dopo e anche Alonso è costretto ad arrendersi. La supremazia della Red Bull è assoluta.
Red Bull incontenibile
In 25 giri l’olandese è riuscito a recuperare ben 14 posizioni in classifica ed ora se la batte con il compagno di squadra, in una lotta per il giro più veloce. Dietro, invece, nessuno sembra in grado di reggere il confronto con le dominatrici di questo inizio di stagione. Hamilton è in palla e, grazie alle gomme medie, punta ad approfittare del DRS per mettersi dietro Russell e mettere in cascina altri punti preziosi per la classifica. Gara anonima quella delle due Ferrari, incapaci di rendersi più pericolose.
Il duello in casa Mercedes si infiamma quando Russell rifiuta di lasciar passare Hamilton, mentre la sfida tra Perez e Verstappen continua a distanza, con il leader in grado di tenere a distanza il campione del mondo, indietro di circa 5 secondi. Posizioni cristallizzate in vista dell’ultimo pit-stop che potrebbe forse dare l’ultima scossa a questa classifica. Charles Leclerc non può far altro che guardare dalle retrovie la battaglia per il podio e non contiene la sua frustrazione alla radio. Più avanti, però, qualche problemino tecnico per Verstappen, che ha ancora problemi alla trasmissione. A meno di guasti, però, la superiorità della scuderia anglo-austriaca è quasi imbarazzante.
Nonostante un problemino al freno, il messicano riesce a tenersi dietro l’olandese, portando a casa la vittoria, superando il compagno di squadra per la prima volta. Chiude in terza posizione Fernando Alonso, il sesto pilota nella storia della Formula 1 a salire sul podio per 100 volte. Un podio conquistato con brivido finale. Al termine della gara, infatti, il pilota spagnolo era stato fatto scivolare in quarta posizione per una nuova penalità di 10 secondi, poi ritirata grazie a un ricorso accolto dai giudici di gara.
Risultati e classifica
Resultados Carrera
— NoticiasF1 (@Noticias_F1_) March 19, 2023
GP de Arabia Saudí 2023
Imagen provisional de la FIA. pic.twitter.com/RIM6H5obyp
The decisive moment#SaudiArabianGP #F1 pic.twitter.com/bXIU0ny9PG
— Formula 1 (@F1) March 19, 2023
CLASSIFICA PILOTI
Max Verstappen (Red Bull) 44
Sergio Pérez (Red Bull) 43
Fernando Alonso (Aston Martin) 27
George Russell (Mercedes) 21
Lewis Hamilton (Mercedes) 20
Carlos Sainz (Ferrari) 20
Lance
Charles Leclerc (Ferrari) 6
Pierre Gasly (Alpine) 4
Valtteri Bottas (Alfa Romeo Sauber) 4
Esteban Ocon (Alpine) 4
Alexander Albon (Williams) 1
Nico Hulkenberg (Haas) 1
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.