Nel giro d’onore a Spielberg, in Austria, Pecco Bagnaia si ferma a salutare il mentore Valentino Rossi che poi gli renderà omaggio: «Non ha punti deboli, è migliorato in ogni aspetto e gestisce la pressione...» le parole di Vale che lo incoronano definitivamente suo erede. Il ducatista della VR46 ha appena vinto la terza Sprint stagionale dopo il Mugello e Assen. Secondo, al termine di un duello mozzafiato, il pilota della Pramac Jorge Martin, terzo Aleix Espargaro che riporta sul podio l’Aprilia su una pista particolarmente impegnativa per la RS-GP.
«Una battaglia incredibile», commenta Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse. «Jorge e Pecco sono i piloti più in forma per cui penso che vedremo grandi duelli ogni fine settimana di gara. Si stanno giocando il titolo ed è fantastico vedere queste prestazioni nonostante la pressione». Tra Bagnaia e Martin è una sfida all’ultimo sorpasso. In palio c’è il titolo iridato nella classe regina. Potrebbe essere il terzo sigillo per l’italiano, il primo in Motogp per lo spagnolo. La battaglia ieri era iniziata fin dal mattino, nella qualifica, con Martin che aveva segnato un crono impossibile (1’27”748), garantendosi la pole. «È un crono che viene da un altro pianeta: non pensavo di poter andare così forte e di essere davanti a Pecco, che qui è incredibilmente in forma», aveva commentato Martinator al termine delle qualifiche. In prima fila con lui anche Pecco Bagnaia e Marc Marquez. Come preannunciato, nella Sprint i due ducatisti hanno regalato grande spettacolo nei primi due giri, superandosi più volte dopo una partenza spettacolare del campione del mondo in carica. Peccato che alla fine a decidere le sorti della gara sia stata una penalità, un long lap inflitto allo spagnolo per un taglio di chicane. «Che battaglia ragazzi», ha commentato il piemontese, «quando Martin è andato lungo ho calcolato il vantaggio guadagnato, ma ho continuato a spingere.
Quando invece hanno dato la long lap penalty a Jorge, mi sono potuto rilassare un po’ e ho rallentato per non sollecitare troppo la gomma posteriore. La stessa cosa quando ho visto cadere Marquez.. Bellissimo il nostro duello. Stiamo lottando per lo stesso obiettivo per cui diamo tutto. Noi due siamo sempre i più veloci».
«La battaglia inziale? Sia io che Pecco volevamo stare davanti a tutti i costi», ha commentato Martinator, «il long lap è nel regolamento per cui questa penalità è giusta, ma credo che vada rivista perché avevo ceduto la posizione.
Non ho niente da recriminarmi perché ci stiamo giocando il titolo per cui è normale prendersi dei rischi. Mi sento bene. Siamo molto vicini di passo e adesso siamo a pari punti in campionato». Con entrambi a 250 punti, con Bastianini terzo a -52 lunghezze, la lotta per il campionato è apertissima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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