Milano - Domenica l'appuntamento finale per il campionato: in palio c'è il titolo. L'Inter se la vedrà col Siena, la Roma con il Chievo. Per entrambe gara in trasferta: i nerazzurri hanno due punti di vantaggio, ma per essere sicuri di tenersi lo scudetto devono vincere per forza in Toscana. Ma a una settimana di distanza da Madrid per l'Inter è impossibile non pensare anche alla Champions, in programma sabato 22 maggio. Ormai manca poco. Mourinho ha un sogno: entrare nella storia dell'Inter. Per farlo deve centrare il filotto: tre "tituli". Poi, forse, potrà anche andarsene in Spagna ad allenare il Real.
Mou: "Cerco di non pensare troppo a Madrid" "Non posso dire di non pensare alla finale, solo cerco di non pensarci troppo". A due giorni dalla sfida con il Siena che può valere lo scudetto, il tecnico portoghese non nasconde che la finale di Champions è in cima ai suoi pensieri. "Il Bayern è già campione in Germania. Noi non siamo ancora campioni in Italia - osserva l’allenatore dell’Inter in un’intervista al sito della Uefa -. Abbiamo un’altra partita da giocare, e questo è un trofeo davvero importante per noi. Ma non si può nemmeno dimenticare la finale dato che saremo a Madrid per giocare una partita che chiunque vorrebbe giocare, una partita particolarmente importante per questo club perché per quasi 50 anni l’Inter non ha vinto la Champions".
Il gruppo è molto unito Mourinho, in ogni caso, crede che il suo gruppo sia abbastanza unito da arrivare in fondo a entrambe le competizioni. "Penso che tutti debbano restare uniti ora - spiega il portoghese -.
Penso sia importante, quando ti trovi nei momenti decisivi che sono molto difficili. Tutti devono fidarsi di chiunque stia loro intorno. Stiamo vivendo un momento cruciale della stagione, ci giochiamo tutto in due partite".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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