Mourinho e il Real si fidano ma non troppo

Tiene banco il contratto firmato da Mourinho con il Real, un quadriennale con sorpresa perché contiene una clausola che permette a entrambi di rescinderlo alla fine di ogni stagione senza che alcuna delle due parti debba pagare indennizzi o penali all'altra

O non si fidano affatto l'uno dell'altro, o ognuno dei due si fida troppo di se stesso. Josè Mourinho e Florentino Perez è un rapporto ancora tutto da decifrare, il tecnico ha allontanato subito dai campi di allenamento di Valdebebas Jorge Valdano e Miguel Pardeza, il direttore sportivo del club, ricordato per aver fatto parte negli anni Ottanta della cosiddetta Quinta del Buitre, la Corte dell'Avvoltoio, ossia quella generazione di giovani calciatori fiorita nel Real Madrid attorno a Emilio Butragueño, detto El Buitre. Insomma una specie di icona madridista. Josè ha parlato chiaro: «Quei due non li voglio vedere dentro lo spogliatoio».
Valdano, per completezza di informazione, è il consigliore personalissimo del presidente. Ma ora a tenere banco è il contratto firmato da Mourinho con il Real, un quadriennale con sorpresa perché contiene una clausola che permette a entrambi di rescinderlo alla fine di ogni stagione senza che alcuna delle due parti debba pagare indennizzi o penali all'altra.
Durante la presentazione del portoghese, il club aveva assicurato che il contratto con l'allenatore sarebbe stato di 4 anni, due in più del predecessore Manuel Pellegrini, a cui il club ha appena pagato una penale per licenziarlo alla fine della prima stagione per fare spazio proprio a Mourinho e, secondo fonti vicine al club, resterebbe ancora da onorare l'indennizzo al Villareal quando venne prelevato una stagione fa.
Secondo l'opinione generale quello tra Real Madrid e Mourinho sarebbe una specie di patto di buone intenzioni tra due parti che non ignorano che cosa sia il calcio, come lo scenario possa cambiare repentinamente e come gli amori si possano trasformare in fastidi dopo soli 90' di gioco. Qualunque sia la versione, club o allenatore potranno decidere di continuare o separarsi già al termine di questa stagione che non è ancora iniziata.
Potrebbe essere questa una delle ragioni che sta tenendo in stallo la trattativa per il trasferimento di Maicon al Real: «Tutta da definire - ha dichiarato il procuratore del brasiliano -. Aspettiamo che il presidente Moratti dia qualche segnale - ha detto Antonio Caliendo -. Per quanto riguarda me e il giocatore, non abbiamo problemi di alcun genere. Abbiamo un contratto e quindi sarà il presidente Moratti a decidere se accelerare o meno la trattativa, oppure fermarsi e convocarci per dirci ufficialmente che il calciatore rimane all'Inter. Per quanto ne so c'è stata una offerta del Real Madrid per Maicon. Magari non quadrano le cifre ma penso ci sia stata. L'Inter ha chiesto 35 milioni? Per quanto mi riguarda il presidente Moratti ha chiesto poco. Poteva chiedere anche 60 milioni perché così eravamo molto più autorizzati a rivedere il contratto del giocatore, perché voleva dire che la sua quotazione era salita. Se Moratti ha stabilito che Maicon vale 35 milioni, il contratto è suo, e quindi è lui che fa il prezzo. Gli altri possono respingerlo o aderire ad un eventuale richiesta. Ma mi sembra accertato che il Real voglia Maicon, mi sembra che anche Mourinho sia stato molto esplicito, quando è arrivato a Madrid.

La prima cosa che ha messo nel suo contratto sono stati i giocatori che voleva, e il primo era proprio Maicon. Non è una novità questa».
Quindi Maicon va al Real perché ritrova Josè, ma se poi Josè a fine stagione saluta il club, Maicon cosa fa, segue Josè per tutto il resto della sua carriera?

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