nostro inviato ad Appiano Gentile
Signor Mourinho, a proposito di quanto è stato scritto in questi giorni su una teorica rimonta del Milan... «Ha detto bene, teorica... ». Un ingresso scintillante, Josè ieri era su di giri, parlava e ogni tanto rideva, insomma è stata quasi una conferenza di roba buona, di quelle che non si sentivano dall’anno scorso e la stampa prima lo ha stuzzicato e poi si è divertita: «Ambrosini ha detto che se il Milan vince lo scudetto io mi dovrò scusare per aver detto zero titoli? Va bene. Non lavoravo ancora in Italia ma Ambrosini è rimasto nella mia memoria sportiva per aver insultato dieci milioni di interisti. È un giocatore importante, carismatico, che va in campo con la fascia di capitano, e non l’ho mai sentito chiedere scusa. Dunque penso che non ha grande autorità morale per dire queste cose. Ma se il Milan vincerà il campionato, io sarò il primo a fargli i complimenti». L’episodio si riferisce ai festeggiamenti per la conquista della Champions e allo striscione diretto agli interisti campioni d’Italia alzato da Ambrosini: “lo scudetto mettilo nel...”. In realtà Massimo Ambrosini due giorni dopo scrisse una lettera in cui spiegava: «...fra ragazzi che giocano a calcio capita di scambiarsi qualche sfottò. Mi rendo perfettamente conto di aver commesso un’ingenuità di cui mi scuso con tutti...».
Era il 2007, Josè era al Chelsea: «Io comunque continuo a pensare che il Milan finirà con zero titoli», e poi si è chiesto se i rossoneri riusciranno a battere il record di rigori: «Sono a 12, il record è 18... è troppo, è troppo. Ma con uno a partita, chissà...». Il clima era giusto, da bar sport, è diventato un po’ serio solo quando gli hanno chiesto cosa si aspetta da queste cinque partite: «Che il Milan le vinca - ha risposto -. Dall’Inter invece mi aspetto la normalità e la normalità per questa squadra è vincere».
Non ancora decisi modulo e squadra contro la Lazio per le squalifiche di Stankovic, Balotelli e le condizioni di Santon: «Dopo tre mesi alla grande non mi è piaciuto come si allenava e stava in campo». Ma è stata divertente la sua personalissima opinione sul momento di Ibra: «Durante l’anno abbiamo giocato una cinquantina di partite e circa mille partitelle in allenamento. Sapete quante volte ho visto Ibra soddisfatto? Solo quando vinceva. Lui se non vince una partitella 4 contro 4 è colpa dell’arbitro, del portiere, dell’erba, della palla un po’ sgonfia, della telecamera di Inter Channel che è dietro la porta, del sole che stava un po’ basso... E a me piace tanto che Ibra sia così. Può dire tutto quello che vuole, anche criticare l’allenatore perché le sue parole sono conseguenza della sconfitta e in questo caso dimostra ambizione. Credo che anche per questo vincerà uno scudetto in più e forse la classifica dei marcatori. Quindi non venitemi a dire che Ibra ha delle perplessità per come si schiera l’Inter, perché lui è felice solo quando vince».
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